Lucia Giorgi è un altro degli aspiranti chef che concorrono a divenire il quinto Masterchef Italia, ed è sicuramente tra i personaggi più di spicco; 50 anni, di Brescia, lavora come commessa ed è una sindacalista, una donna forte e determinata che sa destreggiarsi nelle prove della vita e nelle questioni di tutti i giorni, una tempra sicura e ben definita. Nel primissimo approccio con i quattro giudici Bruno Barbieri, Carlo Cracco, Joe Bastianich e Antonino Cannavacciuolo, convince con un piatto che rispecchia la propria personalità, e racconta della sua attività di sindacalista: solo la new entry, lo chef napoletano Cannavacciuolo, non è del tutto convinto di Lucia, credendo che sotto quella corazza di amazzone ci sia una personalità molto fragile. Lucia Giorgi ovviamente non la pensa così, e finora si è sempre comportata al meglio in tutte le prove. Nell’ultimo episodio trasmesso, la puntata si apre con Joe Bastianich che la interpella chiedendole chi sarà il vincitore di questa nuova edizione di Masterchef, e se pensa di avere tutte le caratteristiche per diventarlo: Lucia ribatte che le qualità di creatività, determinazione e tecnica sono presenti, in maniera diversa, in tutti i concorrenti, mostrando con questa risposta tutta la sua diplomazia, e aggiunge inoltre che il vincitore sarà di sesso femminile, perché le donne migliorano il mondo e quindi anche un programma culinario come Masterchef.
Durante la Mistery Box, dove i concorrenti devono tentare di rendere più fresco un piatto di ingredienti prevalentemente grassi, facilitandosi con erba acetosella, limone, rafano o aceto di vino, Antonino Cannavacciuolo la interpella sul suo piatto, rammentandole che in cucina deve sempre esserci amore e passione. Nell’Invention Test, Lucia si deve improvvisare a cucinare un piatto con gli ingredienti legati al tempo verbale imperfetto, di cui Joe Bastianich è simbolo, elementi di diverse cotture come il burro di arachidi, il bacon, la quinoa, il datterino verde, un caos di sapori e consistenze diverse da cui può venirne fuori un successo. Al momento dell’assaggio, lo chef Antonino Cannavacciuolo le consiglia di avere più misura nell’impiattamento, nell’uso delle salse, in modo da liberare la farfalla che è nascosta dentro di lei: lo scopo del giudice è quello di ingentilire i modi forse un po’ troppo induriti di Lucia, infondendole fiducia per far trasparire tutta la sua grazia e femminilità. Nella prova in esterna Lucia Giorgi si trova in Sardegna, nella squadra rossa, pronta a cucinare per un gruppo di pastori le specialità sarde tra cui pecora bollita e porceddu: dopo la sconfitta del suo gruppo, la concorrente è costretta ad affrontare il Pressure Test, che sarà per lei particolarmente pepato. Rubina la sceglie per essere la sua socia e concorrere contro la coppia di aspiranti chef avversaria: tra le due donne non scorre buon sangue, e tra uno screzio e l’altro ora si trovano a lavorare in brigata, mettendo da parte le antipatie e sprigionando solidarietà femminile e collaborazione. La missione da compiere è quella di preparare degli spaghetti alla chitarra con sugo di pesce, e le donne si portano a casa la vittoria, riuscendo a salire in balconata: che sia l’inizio di una resa e di una bandiera bianca tra le due?