Mattia D’Agostini è uno tra i concorrenti più divertenti di questa quinta stagione di Masterchef Italia 5, ed è spesso stuzzicato dai quattro giudici Bruno Barbieri, Carlo Cracco, Joe Bastianich e Antonino Cannavacciuolo, che lo prendono in giro simpaticamente anche per il suo spiccato accento veneto. A soli 21 anni, lavora come caposala in un ristorante in centro della sua città Padova, e si è distinto per aver mostrato una buona mano nel preparare dei ravioli fatti in casa: un personaggio simpatico, Mattia, alla ricerca della sua anima gemella che cerca di conquistare con le sue prelibatezze. Dopo aver ottenuto il tanto desiderato grembiule bianco, Mattia, tra alti e bassi, è arrivato indenne alla puntata appena trasmessa, contento e soddisfatto dell’uscita della maestrina Ivana che non gli andava proprio a genio. Nell’ultimo episodio andato in onda la settimana scorsa, il concorrente Mattia esordisce subito provocando ingenuamente lo chef Bruno Barbieri, definendo “mortazza” la sua amata mortadella: il cuoco sgrana gli occhi e gli ricorda con fermezza mista ad ironia, che l’insaccato è un qualcosa di sacro e non si tocca! Un altro momento divertente è quando Mattia cerca di aprire il cocco per cucinare il piatto della Mistery Box, preparato con elementi prevalentemente grassi e rinfrescati dal correttore acidulo come il limone o l’aceto di vino: arriva lesto lo chef Antonino Cannavacciuolo, che con un colpo secco della mano spacca in due il guscio del frutto. “Onesto!”, è l’esclamazione che viene dritta dal cuore del concorrente veneto.
Nell’ultimo Invention Test, Mattia deve cucinare un piatto con gli ingredienti “imperfetti” illustrati da Mister Joe Bastianich, ossia burro di arachidi, quinoa, bacon, carne trita, pomodorini, tutti elementi dalle cotture e consistenze diverse: si presenta un altro momento divertente, Mattia arriva con un piatto che è apprezzato dal Barbieri, il quale coglie l’occasione per stuzzicare il concorrente sulla sua infatuazione verso Beatrice, e gli consiglia di tentare di conquistarla con un aperitivo e lo classico spritz padovano. Lo chef motiva Mattia a continuare su questa strada e impegnarsi a cucinare sempre meglio. Mattia riesce a passare questa prova, pronto a lavorare in brigata nella successiva. Nella prova in esterna, il gruppo di trova in Sardegna a cucinare per i tipici pastori, i piatti sardi di tradizione come la pecora bollita, il proceddu, la pasta fresca e le seadas, i dolci di semola ripieni di miele, formaggio e zucchero. Mattia viene scelto da Francesco per lavorare nella squadra rossa, e inizia a collaborare con il romagnolo Dario ad impastare per il primo piatto di malloreddus al ragu’ di carne di pecora. Il concorrente non perde occasione per elargire esclamazioni in padovano, un dialetto sicuramente molto sonoro e colorito. Nonostante la collaborazione e il lavoro di squadra, il fallimento è imminente e Mattia rischia di dover affrontare il Pressure Test; è salvato in corner da Francesco che decide di ritenere Rubina la peggiore, e conseguentemente dalla stessa che sceglie Lucia come socia nel primo rush finale.