‘Ridendo e scherzando’ in uscita da domani nei cinema d’Italia, è un film diretto da Paola e Silvia Scola. Con una distribuzione nazionale, in tutte le sale cinematografiche, il documentario intitolato “Ridendo e scherzando” è dedicato al regista italiano Ettore Scola, scomparso lo scorso 19 gennaio mentre era ricoverato al reparto di cardiochirurgia del Policlinico di Roma. Si tratta di un documentario scritto e diretto dalle sue due figlie, Paola e Livia, che hanno voluto rendere omaggio al loro padre con un’opera che ripercorresse tutta la sua carriera. Il film è distribuito da 01 Distribution ed ha come protagonista principale proprio Ettore Scola. L’unico intruso è Pif che vestirà i panni dell’intervistatore, ma anche del lettore, del narratore e di una guida.
Il film documentario attraversa tutta la carriera del regista italiano che viene raccontata da Ettore Scola in persona attraverso una raccolta accurata e messa insieme alla perfezione di sue interviste, senza mai utilizzare le testimonianze rilasciate da altre persone. Nel corso del film si ripercorrono i cinquant’anni di cinema di Ettore Scola con la leggerezza e la solarità che lo caratterizzava: si ricordano i suoi film più importanti, come “C’eravamo tanto amati” e “Brutti sporchi e cattivi”, le sue collaborazioni con grandi nomi del cinema come Sophia Loren, Mastroianni e Alberto Sordi. Inoltre, vengono presentati una serie di backstage inediti dei set più importanti. Ma questo documentario non racconta Ettore Scola solo dal punto di vista lavorativo: il regista italiano è stato anche un eccellente padre di famiglia e il suo amore nei confronti della moglie e delle sue due figlie viene fatto conoscere anche attraverso a filmini familiari, appartenenti alla sua vita privata. Oltre a vecchie interviste, riprese amatoriali, backstage, nel documentario su Ettore Scola troveremo anche fotografie rubate proprio dagli album di famiglia, molti disegni e vignette che lui stesso aveva realizzato. Il film, scritto e redatto dalle due figlie del famoso cineasta, ha come obiettivo quello di raccontare cose serie, facendo però ridere gli spettatori. E’ questo l’obiettivo delle due donne che hanno affermato che questo documentario non sarebbe mai stato voluto da Ettore Scola perchè, nonostante la sua grandezza, era un uomo che provava timidezza e disagio a parlare di sè. E così lo hanno fatto due persone che lo conoscevano meglio e che sicuramente hanno reso omaggio magistralmente al loro padre, un’icona del cinema italiano.