A partire da lunedì 24 ottobre 2016, nelle sale cinematografiche di tutta Italia apparirà il film Mapplethorpe. Si tratta di un documentario incentrato sulla vita del fotografo omosessuale Robert Mapplethorpe, scomparso nel 1989 a causa dell’AIDS e dalle complicazioni derivanti da questa terribile malattia. Dalla durata complessiva di 108 minuti, la pellicola è stata realizzata tra Germania e Stati Uniti e prodotta da HBO Documentary Films, Film Manufacturers e World of Wonder Productions, con la distribuzione curata da Wanted. La regia è curata da due registi del calibro di Fenton Bailey e Randy Barbato. Fondatori della Want of Wonder Productions nel 1991, sono insieme nella vita e le loro carriere sono strettamente collegate l’una all’altra. Hanno prodotto circa duecento film e diretto vari documentari, tra i quali vanno menzionati Party Monster, Out of the Closet, Off the Screen: The Life of William Haines, The Hidden Führer: Debating the Enigma of Hitler’s Sexuality, Inside Gola Profonda, The Strange History of Don’t Ask, Don’t Tell e I Am Britney Jean. Mapplethorpe: Look at the Pictures (questo il suo titolo originale) può contare sulle musiche di David Benjamin Steinberg, sul montaggio di Langdon Page e sulla fotografia di James McGowan. Diversi attori di successo hanno scelto di fornire la loro testimonianza a questo progetto. Tra questi, va ricordata sicuramente Debbie Harry, cantante e attrice di grande successo comparsa nei film Grasso è bello, Body Bags – Corpi estranei, Spun e La mia vita senza me. Con lei c’è la scrittrice Fran Lebowitz, oltre al politico Paul Martineau e all’attrice Brooke Shields, famosa per Laguna Blu e molto altro. Da segnalare anche la presenza della storica amante di Mapplethorpe, la cantante rock Patti Smith.
Il documentario è tutto incentrato sulla vita di Robert Mapplethorpe, personaggio alquanto controverso e dallo stile di vita piuttosto risoluto. La sua esistenza è stata tutta sul filo del rasoio, con una lunga serie di vicende ancora oggi poco chiare. Le sue fotografie provocatorie sono considerate da alcuni critici addirittura pornografiche, con una rappresentazione del corpo femminile senza alcun filtro. Al tempo stesso, Mapplethorpe è considerato come colui che ha fatto diventare la fotografia come una vera e propria forma d’arte contemporanea.