La ragazza senza nome è un film di produzione belga diretto dalla coppia di registi Luc e Jean-Piere Dardenne. Il titolo originale della pellicola è La Fille inconnue, mentre l’anno di produzione è il 2016. Il film, di genere drammatico, ha una durata di circa 113 minuti e sucirà nella sale cinematografiche italiane oggi, giovedì 27 ottobre. La sceneggiatura è stata scritta completamente dagli stessi registi, mentre la distribuzione in Italia sarà eseguita per mano della BiM Distribuzione. La fotografia della pellicola è stata affidata ad Alain Marcoen, mentre il montaggio è di Marie-Hélène Dozo. Gli aspetti della scenografia sono stati gestiti da Igor Gabriel. Del cast hanno fatto parte attori ormai celebri, come Adèle Haenel, Olivier Bonnaud, Jérémie Renier, Olivier Gourmet e Louka Minnella. Essendo di genere drammatico, con alcune scene violente, la visione di questo film è consigliata alle persone con 13 o più anni d’età. Per la prima volta il film è stato mostrato il 18 maggio del 2016 durante il Festival della Cinematografia di Cannes, dove la pellicola fu scelta per competere per la Palma d’Oro, il più grande premio cinematografico. La casa di produzione della pellicola è Les Films du Fleuve Archipel 35.
La trama del film racconta la storia di una giovane dottoressa che cerca di scoprire l’identità di una giovane ragazza che morì dopo che la dottoressa stessa rifiutò alla donna un’operazione chirurgica. Il tutto inizia quando Jenny Davin, – la giovane dottoressa al picco della carriera, – ottiene un lavoro particolare presso un ospedale molto stimato. Nell’ospedale lei conduce il suo lavoro assieme a Julien, uno studente medico che deve fare pratica. La storia si sviluppa raccontando che una sera, circa un’ora dopo la chiusura, si sente uno squillo al campanello, ma infastidita la dottoressa decide di non aprire la porta. Successivamente, la polizia trova vicino all’ospedale il corpo di una donna morta. È proprio la donna a cui Jenny ha rifiutato di aprire la porta. Fintanto che la donna morta non aveva nessun genere di documento d’identità con sé, Jenny decide d’iniziare le indagini per risalire al nome della donna. Man mano che proseguono le indagini sull’identità della ragazza, lo spettatore viene coinvolto nella trama imparando a conoscere anche Jenny stessa. In questo modo, quasi con l’obbligo di aprire la porta che antecedentemente Jenny non ha aperto, viene aperta un’altra porta: quella sull’identità della ragazza defunta e sulla storia di Jenny.