Questa sera, domenica 9 ottobre, a Che tempo che fa Fabio Fazio ospita l’attore Jude Law, che presto debutterà in televisione nei panni di Papa Pio XIII bella nuova serie tv di Paolo Sorrentino “The Young Pope”. Nato nel 1972 in un quartiere di Londra, Jude Law si interessa per la prima volta alla recitazione quando ha 15 anni: la sua prima volta è in teatro e si mostra subito un talento precoce arrivando già ad ottenere recensioni positivie. A 22 anni è già conosciuto, per le sue capacità artistiche, anche negli Stati Uniti. Oltre al teatro comincia ad avvicinarsi anche al piccolo e grande schermo e grazie ad una piccola parte in un film del 1994 conosce quella che è stata la sua prima moglie. Nella seconda metà degli anni ’90 la sua parabola comincia ad assumere i connotati di quella di una star: tra i tanti indizi vi è anche una nomination all’Oscar per “Il talento di Mr Ripley”. Questo film ha alla regia Anthony Minghella, cineasta a cui Law dovrà poi un’altra speranza di Oscar poi non concretizzatasi, stavolta per il suo ruolo da protagonista in “Ritorno a Cold Mountain”, datato 2003. Nella sua carriera ha lavorato con grandi cineasti, quali Cronenberg, Spielberg e Mendes. Tuttavia nei film con questi autori non ha mai ruoli di primo piano, anche se le sue interpretazioni gli valgono ottime recensioni. Tuttavia, proprio quando la sua carriera sembra ormai destinata a spiccare definitivamente il volo, questo momento di grazia viene improvvisamente meno. A causarlo non sono scelte azzardate, ma soltanto film che non riscuotono il successo sperato. Tra i tanti si può citare “Alfie”, che viene accolto dalla critica in modo contrastante e che segna una forte battuta di arresto nella ricerca da parte dell’attore inglese della consacrazione definitiva. Tuttavia nel 2007 ha comunque la possibilità di imparare da Micheal Caine e da un’artista poliedrico come Branagh, per l’occasione dietro la macchina da presa: più volte nel corso del tempo l’attore inglese ha definito questa come una delle più formanti e più intese esperienze avute sul set.
Tuttavia nella seconda metà degli anni duemila sono pochi i ruoli in cui riesce a farsi notare, anche se in film come “The Aviator” e “Closer” riesce a lasciare qualcosa di suo al pubblico, che ne apprezza in ogni caso le capacità recitative. Altri film importanti di questo periodo sono “L’amore non va in vacanza” e “Un bacio romantico”: Entrambi sono film che non hanno avuto troppo successo da un punto di vista commerciale, ma che denotano una evoluzione importante nel modo di recitare di Jude Law. La sua parabola professionale sembra riprendere quota nel 2009, quando entra a far parte del cast della nuova versione cinematografica del personaggio di Scherlock Holmes. Nel primo e nei film seguenti con Guy Rtichie a guidarlo sul set, ha modo di ricoprire il ruolo di Watson e quindi di mettere in mostra le proprie innate capacità di attore. In questi ultimi anni ha ripreso a prendere parte a film di un certo spessore, tra i quali possiamo sicuramente ricordare ad esempio “Anna Karenina” e quel “Grand Budapest Hotel” dove è quasi irriconoscibile e dove offre un’ottima performance. A conferma di come la sua stella sia tornata a splendere ci sono gli ultimi film che lo hanno visto impegnato tra il 2015 d il 2016, ma anche la partecipazione alla serie “The Young Pope”; in cui ha avuto modo di lavorare per la prima volta con Paolo Sorrentino, e di misurarsi con una parte che è molto difficile anche per un attore poliedrico come lui. Le critiche, da parte di chi ha visto le prime due puntate sono state ottime e Jude Law sembra quindi aver ripreso in mano la propria carriera.