L’ISPETTORE COLIANDRO 5/ Anticipazioni quinta puntata in replica: Coliandro si finge tassista (Rai 4, oggi 24 febbraio 2016)

- La Redazione

L’ispettore Coliandro 5: oggi, mercoledì 24 febbraio 2016, su Rai 4 verrà trasmessa in replica la quinta puntata della fiction con Giampaolo Morelli, dal titolo “Tassista notturno”.

ispettore_coliandro_5 L'ispettore Coliandro 5

È tornato in onda su Rai 2 con gli episodi della quinta stagione: oggi, mercoledì 24 febbraio 2016, su Rai 4 verrà trasmessa in replica la quinta puntata della fiction con Giampaolo Morelli, dal titolo “Tassista notturno”. Vediamo dunque la trama dell’appuntamento che ha esordito sul piccolo schermo venerdì 19 febbraio.

L’Ispettore Coliandro 5, trama quarta puntata in replica su Rai 4 – Un uomo che si reca da un fotografo, chiedendogli informazioni in merito a una vecchia cassetta in suo possesso. Sarebbe infatti interessato a trasferire il contenuto su un Dvd, così da evitare di perdere il materiale e magari poter fare delle copie all’occorrenza. Una volta uscito dal negozio, questi si ritrova alle calcagna due uomini dall’aspetto losco. Lavorano entrambi per Monzignore (Antonio Fiorillo), e hanno ricevuto il compito di catturarlo. L’uomo si accorge dell’imminente pericolo e si dà alla fuga. I due gli stanno dietro ma lo perdono di vista. Mentre scappa, l’uomo tenta di nascondere la cassetta in suo possesso in un posto in cui a nessuno verrebbe in mente di andare a cercare, ovvero nelle tasche di un defunto, del quale in quei minuti si sta tenendo la veglia funebre. È probabilmente la cassetta, più che l’uomo, a essere il bersaglio dei due scagnozzi. Mossa geniale la sua, dal momento che la cassetta non viene recuperata e nessuno si accorge della sua scaltra manovra durante la veglia. Cala la notte e Coliandro (Giampaolo Morelli) non si trova alla stazione e neanche a casa sua. Stranamente siede sul sedile del guidatore di un taxi nuovo di zecca. Si aggira per le strade della città di notte, ma non è impazzito. Sta svolgendo un’operazione e deve fingere d’essere un semplice tassista. L’auto è vera e ci sono i documenti del reale conducente. Si chiama Pimpanelli, ma Coliandro ha più di qualche problema nel ricordare questo nome non comune. Come al solito inizia a parlare nella sua mente, riflettendo a fondo su ciò che sta facendo e quello che gli capita di vedere. Il nome del tassista si ripete nella sua testa innumerevoli volte. Il tassista ha lanciato l’allarme. È lui ad avere bisogno d’aiuto. Scopriamo dunque di che caso si tratta. Coliandro non lavora sotto copertura per smascherare una banda di super criminali, bensì finge di essere un tassita in attesa che si facciano vedere dei vandali che solitamente imbrattano l’auto dell’uomo che si è rivolto alle forze dell’ordine. Non il caso dell’anno dunque, ma di certo un modo per prestare servizio alla comunità. L’ispettore si ritrova in una stradina poco frequentata e vede uscire una giovane e bella ragazza da un palazzo. Sembrava stesse aspettando il momento giusto per farsi vedere, saltando fuori dal nulla al comparire del taxi, quasi avesse timore qualcuno la stesse aspettando. In realtà non avrebbe tutti i torti, dal momento che un’auto sembra essersi messa in moto proprio nel momento in cui lei è salita sul taxi di Coliandro. Lentamente, senza dare troppo nell’occhio, inizia a seguire il taxi. Si scopre che la giovane, Lucia (Francesca Chillemi), è alla ricerca di un uomo di nome Gaetano. Si tratta del defunto cui è stata infilata la cassetta incriminata in tasca. In taxi ne succedono un po’ di tutti i colori. Lei non è propriamente una ragazza stabile e tranquilla. Tratta male Coliandro, che risponde a tono, e infine lo accusa di star spostando lo specchietto retrovisore per poterle guardare il seno. Lui risponde che voleva controllare la strada e, anche se un po’ osservava con l’occhio lungo la bella ragazza seduta alle sue spalle, nega tutto e fa l’offeso. Lei paga, lasciando la mancia, e decide di scendere dall’auto. Coliandro non ci crede che alla sua prima notte da tassista, finto per giunta, si sia ritrovato una cliente tanto folle. Le cose peggiorano quando, dopo aver fatto alcuni metri, si sente chiamare. Lucia torna in auto, pregandolo di partire, essendosi resa conto d’essere stata seguita. È terrorizzata che possa succederle qualcosa di brutto e inizia a parlare con Coliandro. Intanto Bertaccini (Caterina Silva) e Gamberini (Paolo Sassanelli), sono alle prese col ritrovamento di un cadavere. Si tratta dell’uomo che era in possesso della cassetta. Quegli uomini devono averlo trovato e ucciso. La cassetta però non era più in suo possesso e ora sono sulle tracce di Lucia, che chiama il cellulare del defunto. Lei parla con Coliandro e gli dice d’aver conosciuto un ragazzo su Facebook. Si sono visti, ma lei ha scoperto che la sua foto profilo era fasulla. Teme ora che sia proprio lui a seguirla e prega il tassista di provare a seminarlo in qualche modo. Coliandro prova a fare domande precise alla giovane, che preferisce non parlare di sé. Intanto vediamo che sono tre gli uomini che seguono Lucia. Lei scende ancora, ma poi risale per timore. Gli dice allora che a seguirla è il padre dal quale è scappata. Il ragazzo che l’aveva chiamata è invece Aldo, ovvero un parroco. Gamberini scopre che lei è una segretaria di un’agenzia investigativa. La polizia convoca Beretta, zio della giovane, mentre lei dice a Coliandro di sapere dov’è la cassetta. Lo zio passa in ufficio per la cassetta e non la trova. Chiama allora l’assessore Rinaldi (Andrea Lupo). In casa di Lucia c’è un cadavere, Luigino, uno degli scagnozzi di Monzignore. È stata la giovane a ucciderlo, e intanto fa finta di nulla in auto di Coliandro. Si scopre che sulla cassetta c’erano immagini di un’orgia dell’assessore. Aldo ha rubato la cassetta, dando inizio a tutto questo. Lucia costringe Coliando a scavare nella tomba di Guerrieri per la cassetta. Alla fine arriva la polizia. Coliandro promette di non dire che la giovane era armata, proteggendola. Riporta infine il taxi al suo proprietario, ma mentre lo fa viene attaccato dai vandali, che si scoprono essere animalisti, in protesta contro Pimpanelli.





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