Glee 5 torna oggi 3 febbraio alle ore 15:40 su La 5 nell’episodio intitolato ‘Il burattinaio’, uno dei più discussi della storia del programma. Nonostante la partecipazione straordinaria di Demi Lovato, in qualità di guest star, il settimo episodio della serie tv americana ha ottenuto bassi consensi, raggiungendo un davvero esiguo 3% di share nella sua messa in onda negli Stati Uniti. L’intreccio di finzione e realtà non sono risultati di facile comprensione al pubblico d’oltreoceano, oltre che agli italiani che hanno seguito la serie su Sky. Spopolano infatti i commenti negativi o comunque abbastanza confusi in merito alla trama di una puntata abbastanza complicata: ‘Non c’è nulla da capire e analizzare riguardo Blaine in questa puntata, era pura pazzia!’, scrive una fan. Un’altra appassionata del programma aggiunge: ‘Non ho capito la frase vedo come veri amici solo pupazzi. Qual era il motivo di questa affermazione?’. Preparatevi dunque a seguire un episodio innovativo, nel quale realtà e finzione si intrecciano in un modo particolare, quasi ai limiti della fantasia. Sarà positiva la vostra reazione?
Eccoci di nuovo al nostro momento preferito la giornata: la settima puntata di Glee 5. Come sempre l’episodio verrà trasmesso da La5 alle 15:40 e sarà disponibile anche in diretta streaming, previa registrazione, grazie al servizio offerto dal sito ufficiale Mediaset. Anche se si tratta di repliche di episodi già visti qua in Italia, tutti i fans non vedono l’ora di guardare la serie e di rivivere le scene preferite grazie ai ragazzi del Glee. Questo nuovo episodio in particolare è stato diretto da Paul McCrane e diretto da Matthew Hodgson nell’autunno del 2013. Negli USA la puntata all’epoca registrò solamente 2.8 milioni di telespettatori, aggiudicandosi l’audience più basso nella storia della serie, raggiungendo un basso rating. La trama ha letteralmente diviso il pubblico e non c’è stata via di mezzo. O si ama o si odia perché in effetti si tratta di un contesto piuttosto particolare.
L’episodio che vedremo questo pomeriggio si intitola ‘Il burattinaio’ che ci fa già intuire di che cosa si parlerà. Blaine (Darren Criss) annuncia agli amici del Glee-club che per questa volta Schuester (Matthew Morrison) non terrà la sua solita lezione perché deve rimanere in classe per via di un controllo. Il gruppo si scatena subito ed il vociare si confonde con il suono sfrenato degli strumenti. Blaine intanto ha il pensiero fisso alle Nazionali e comincia a pensare che ci voglia molto tempo per potersi preparare al meglio. I ragazzi lo aiutano con idee che si rivelano tuttavia totalmente casuali. Infatti Blaine rimane convinto che devono trovare dei numeri che possano amplificare al massimo le loro voci e che mettano sotto la giusta luce tutti i componenti del gruppo. Vietati quindi chitarre e pianoforte, ma solo le voci. La reazione del gruppo non è delle migliori e lo accusano di voler controllare tutto un po’ troppo, finendo con il metterlo da parte. Al ragazzo non rimane che trovare rifugio nell’ufficio del professore. A New York, Kurt (Chris Colfer) organizza il proprio concerto ma i ragazzi della band non sono molto felici dell’assegnazione data. Kurt condivide con loro il suo sogno, ovvero che immagina la band come in Into the Groove. Tempo dopo, Blaine lo contatta per lamentarsi del comportamento che hanno avuto le Nuove Direzioni. Invece di sostenerlo, Kurt lo chiama ‘burattinaio’ perché è troppo ossessionato dalla vittoria e vuole tenere sotto controllo come se gestisse delle marionette. Nel frattempo, Sue (Jane Lynch) confida a Figgins (Iqbal Theba) che presto diventerà Preside a tempo pieno. In un secondo momento tuttavia il sovrintendente Harris (Christopher Cousins) la scambia per un uomo e la cosa la getta nell’amarezza. Sfoga tutto con Becky (Lauren Potter) pensando a quanto la sua vita fosse diversa quando allenava i Cheerios. All’epoca si sentiva più femminile e le superiori adesso l’hanno resa una sorta di maschiaccio. Blaine pensa e ripensa alle parole che gli ha detto Kurt ed inizia ad immaginare tutti i ragazzi come se fossero dei pupazzi.