La puntata del 13 marzo di Che tempo che fa prende il via con l’introduzione fatta da Fabio Fazio e Filippa Lagerback della giovane cantante britannica Jess Glynne, la cui splendida voce intonerà la sua ?Take me Home?, tratta dal suo album d’esordio ?I Cry When I Laugh?. Intervistando la talentuosa interprete, Fazio ricorda la splendida esibizione effettuata dall’artista ai Brit Awards (gli Oscar della musica inglese), dove la sua ?Holy My Hand? ha mandato in visibilio il pubblico. La Lagerback introduce, quindi, il capitano e medico dell’Esercito Italiano Letizia Valentino, tornata da poco da una missione speciale in Antartide. Fazio ricorda con ironia come il periodo del soggiorno del capitano al Polo Sud fosse piuttosto ?favorevole? dal punto di vista climatico: la temperatura in estate, infatti, arriva a toccare picchi di massima di -55°. Immersa nel nulla e nel silenzio totale per oltre 3 mesi, il medico 32enne confessa che, per affrontare l’isolamento e la convivenza forzata nella base Concordia, bisogna avere nervi molto saldi e grande forza di carattere. Fazio spiega i compiti clinici della Valentino: per esempio la ?sindrome d’alta quota?, caratterizzata da nausea, vomito ed astenia, è molto ricorrente nella base italo-francese. Infatti l’altitudine percepita, a causa dello schiacciamento dei poli, è di 4000 metri. Ogni forma animale nell’Antartide è rara e preziosa: Letizia Valentino ricorda il momento in cui un ricercatore, avendo trovato nel carico dei viveri un moscerino della frutta, corse da lei , pregandola di salvargli la vita (impresa che per altro non le riuscì). Alla domanda del conduttore savonese, su quale sia stata l’esperienza più straniante, il capitano risponde, senza incertezze, assistere al ?wide out?: è un fenomeno per cui, a causa del sollevarsi di piccole particelle di neve, non è più possibile distinguere la terra dal cielo. Congedata Letizia Valentino, è la volta di Dante Ferretti, il più grande scenografo italiano, molto attivo in campo internazionale. Con semplicità l’artista afferma come i numerosi premi tra cui spiccano tre Oscar, collezionati da lui e dalla moglie Francesca Lo Schiavo, siano retti miracolosamente da una mensola Ikea. La regia manda, quindi, in onda le suggestive immagini di ?Kundun?, ?La voce della luna?, ?Hugo Cabret? , ?The Aviator ?Sweeney Todd? e ?Casinò?, tutti grandi film che senza le sue scenografie non sarebbero poi stati così belli. Ferretti svela che il segreto della magia che riesce ad infondere alle sue ambientazioni è inserire errori in esse: al mondo, sostiene, non c’è nulla di perfetto e di puntualmente coerente. Perché, quindi dovrebbe esserci nei set cinematografici? Per esempio, l’abazia de ?Il nome della rosa?, altro capolavoro cui lo scenografo ha collaborato, tratto dal romanzo storico del compianto Umberto Eco, sorprendentemente era pura finzione: ride sommessamente, ricordando quando lo chiamò ?Italia Nostra? per chiedergli in quale convento esistente fosse stato ambientato il film e lo stupore che suscitò quando dovette confessare che era a Cinecittà. Fazio ricorda le collaborazioni storiche dell’artista: Scorsese, Pasolini e, soprattutto, Fellini. Del regista di ?Prova d’orchestra?, Ferretti ricorda come, ogni mattina, gli chiedesse cosa aveva sognato la notte precedente, costringendolo ad inventarsi una vita onirica inesistente per non deludere il maestro. Fazio aggiunge, infine, come Fellini fosse geloso del suo scenografo di riferimento, al punto di andare, come ospite, a supervisionare i set cui Ferretti collaborava come per esempio quello de ?Le avventure del barone di Münchausen? firmato da Terry Gilliam. Arriva Loretta Goggi, introdotta da un commosso Fabio Fazio che ricorda come la sua carriera sia iniziata proprio sotto l’egida della grande showgirl italiana. La soubrette presenta il suo libro edito Piemme ?1000 donne in me?, in cui si confronta con 12 figure femminili che, in qualche modo, hanno segnato la sua vita, da Alda Merini ad Angela Davis, da Tina Pica a Marianna Ucrìa. La regia propone una carrellata del suo grandioso repertorio di imitazioni e sketch televisivi. È il lavoro d’attrice, sostiene la Goggi, che le ha cambiato la vita, salvandola dalla sua grande timidezza. Fazio ricorda come Loretta sia stata una delle prime donne a far ridere: ?Tutta incoscienza!? risponde l’attrice. ?Ma oltre ad imitazioni e caratterizzazioni, ballavi?? chiede il conduttore, ricordando le immagini viste poco prima in cui la soubrette si esibiva nel mitico ?Taratapunzi?: l’attrice sorride e confessa che in quell’occasione aveva danzato ingessata, visto che aveva una gamba fratturata a causa di una brutta caduta. ?A proposito di gambe? continua Fazio, maliziosamente ?Si dice che tu girassi per Roma con degli ?shorts piuttosto provocanti?. L’attrice ammette, dichiarando di essersi ispirata a Valentina, famoso personaggio disegnato dal fumettista Crepax. Fazio ricorda, infine, come agli inizi della sua carriera, quando lavorava con la Goggi, fosse molto intimidito dalla grande donna di spettacolo: molti amici e parenti, però, gli richiedevano autografi della cantante di ?Maledetta Primavera? che il giovane Fabio falsificava puntualmente per non dover scomodare l’attrice. Chiude la trasmissione il consueto appuntamento con la comicità di Luciana Littizzetto che, in questo caso, si toglie un vero e proprio sassolino dalla scarpa. Visto che Flavio Briatore l’ha accusata di essere ricorsa a chirurgia plastica, argomentando questa affermazione con la pubblicazione di una foto che avrebbe dovuto ritrarre l’attrice torinese pre-intervento, la Littizzetto si è sentita in dovere di smentire. Per essere più convincente ha rintracciato la vera protagonista del ritratto e l’ha portata in trasmissione: la somiglianza è davvero sorprendente.
Replica Che tempo che fa, puntata 13 marzo 2016: come vederla in video streaming – È possibile vedere o rivedere la puntata di Che tempo che fa andata in onda ieri, domenica 13 marzo 2016, grazie al servizio di video streaming offerto sul web da Rai.tv, cliccando qui.