Nella prima serata di oggi, mercoledì 16 marzo 2016, Premium Crime trasmetterà un nuovo episodio della serie Bosch, in prima visione Tv assoluta. La puntata che andrà in onda è la quarta, dal titolo “Prigioniero in fuga“. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati la settimana scorsa: ore dopo la scoperta del corpo di Trent (Rob Brownstein), la Polizia esegue delle perlustrazioni, mentre l’avvocato accusa Bosch (Titus Welliver) di aver spinto il suo cliente al suicidio. L’unico interrogativo rimane una frase nella lettera d’addio in cui Trent si riferiva ad alcuni bambini. All’esterno, Bosch viene avvicinato dal giornalista Tyler (Adam O’Byrne) e lo accusa di aver provocato la situazione, ma viene additato a sua volta come responsabile. In carcere, Waits (Jason Gedrick) fa alcune ricerche su Bosch tramite i giornali e chiede a Baker (Craig Gellis), uno dei detenuti, di fargli avere il cellulare che il secondino gli passa di nascosto. Più tardi, Bosch raggiunge Julia (Annie Wersching) nella sua villa e scopre che ha ricevuto un altro richiamo. Il detective la mette in guardia e le fa una ramanzina, spingendola solo a buttarlo fuori di casa. Il giorno dopo, Bosch ed Edgar (Jamie Hector) ritornano in casa di Trent e trovano diversi versamenti agli organi, supponendo che fossero i bambini a cui si riferiva al dentista. Irving (Lance Reddick) convoca i due detective in ufficio per via dell’indagine sul suicidio di Trent. Il Sindaco vorrebbe modificare il comunicato in modo da farlo figurare colpevole, ma Bosch pensa che il killer sia invece una persona vicina alla vittima. Viene indetta poi un’altra udienza del processo sulla morte di Roberto Flores (Roberto Montesinos), dove entrambe le parti fanno le arringhe finali. Di ritorno in Centrale, il Sergente (Scott Klace) gli riferisce che una certa Sheila Delacroix (Jenica Bergere) ha chiamato sul caso del bambino, affermando che potrebbe trattarsi del fratello. Raggiunge la casa della donna con Edgar ed inizia a fare qualche domanda. Sheila teme che possa trattardi di Arthur, il fratello minore scomparso nel ’94. La donna non ricorda molti particolari, ma quando Bosch le mostra delle stelle di plastica trovate nello zaino, le riconosce come quelle che gli aveva regalato la madre. Sheila confessa di non aver cambiato casa in tutti quegli anni nella speranza che Arthur tornasse e riferisce che la madre si era allontanata perché veniva picchiata dal marito. Bosch raggiunge Farraday (Floyd Van Buskirk) in uno zoo e gli chiede di confrontare la foto del bambino con le immagini dello scheletro. Secondo il medico non ci sono dubbi che si tratti di Arthur Delacroix e rivela che la ferita alla testa per cui era stato operato, corrisponde in realtà ad una lesione simile a quella che lo ha ucciso. Ore dopo, il Procuratore O’Shea (Steven Culp) lo informa che Waits ha confessato l’omicidio del bambino, ma Bosch crede che stia solo cercando di attirare l’attenzione. Il Procuratore gli ha offerto un accordo, promettendogli di non condannarlo alla pena capitale, ma vuole catturare le altre persone che è sicuro che abbia ucciso. Incarica quindi Bosch di interrogare il detenuto e di informarsi con quanto hanno scoperto i colleghi che si stanno occupando del caso. Johnson (Troy Evans) e Moore (Gregory Cummins) gli riferiscono che prima del ’94 non esiste nessun documento su Waits, mentre il coroner lo informa che la vittima trovata sul furgone è stata violentata post-mortem. Prima dell’interrogatorio, Bosch incontra di nuovo Irving che lo spinge a cercare eventuali falle nella confessione di Waits. Alla sera, decide di presentarsi a casa di Julia per porgerle le sue scuse. Il giorno dopo, Bosh interroga Waits che gli riferisce che proprio lui, anni prima, non l’ha beccato per poco con un altro cadavere sul furgone. Il detenuto non ricorda molti particolari e non sa riferire dettagli che non siano stati riportati dai giornali. Quando Bosh se ne sta per andare, Waits gli rivela che dentro lo zaino erano presenti delle stelle di plastica.
Bosch ed Edgar si presentano allo stadio in cui lavora Sam Delacroix, il padre del bambino, ma si limitano solo ad attirare la sua attenzione, lanciando una pallina da golf contro la macchina che usa per pulire il campo. In Centrale, il Sergente gli chiede di parlare con Pierce perché il figlio di Irving ha fatto un errore la sera dell’arresto di Waits, riportando un numero di targa sbagliato. Il Tenente invece lo mette in guardia sull’interrogatorio di Christine Waters, la madre del bambino, chiedendogli di non trattare il caso in modo troppo personale. La Waters riferisce di aver sempre pensato che i figli sarebbero vissuti meglio senza di lei ed afferma che fosse l’unica a ricevere le attenzioni violente del marito Sam. Una contestazione di Edgar, spinge la Waters a cacciare entrambi di casa. Il giorno dopo, il processo a carico di Bosch si conclude a favore della moglie di Flores, ma il detective viene condannato a pagare solo 1 dollaro simbolico. Ore dopo, Irving riferisce a Bosch che O’Shea ha ottenuto qualche ora di libertà per Waits perché il detenuto gli indichi il luogo in cui ha sepolto le altre vittime. Incarica quindi il detective di presiedere l’uscita in modo da non avere brutte sorprese. Waits li conduce in una vecchia fabbrica abbandonata, ma si ferisce dopo essere caduto a causa di un gradino. O’Shea ordina che gli vengano allentate le manette, nonostante Bosch creda che non sia una buona idea. Quando Crate cerca di rimettergliele, Waits prende la sua pistola ed uccide un agente, per poi ferire Crate e fuggire con il suo distintivo.