In onda oggi 15 aprile 2016 su Rai 3 alle ore 21.10, ci sarà il film drammatico My Best Enemy (titolo originale: Mein Bester Feind), pellicola del 2011 diretta dal regista austriaco Wolfgang Murnberger. Prodotto in Austria ed in Lussemburgo, il lungometraggio è stato presentato al Festival del Cinema di Berlino è ha riscosso molte critiche positive. Nel cast ci sono gli attori Georg Friedrich, Moritz Bleibtreu, Marthe Keller, Udo Samel e Ursula Strauss. Andiamo a vedere nel dettaglio la trama della pellicola.
Austria, 1938: i due amici di vecchia data Rudi Smekal (Georg Friedrich) e Victor Kaufmann (Moritz Bleibtreu) vengono messi l’uno contro l’altro dopo l’Annessione dell’Austria da parte dei nazisti. Victor proviene infatti da una famiglia ebrea, mentre Rudi, dopo un viaggio a Vienna, diventa un esponente del nazismo e si arruola come membro delle SS. Data la lunga amicizia che hanno alle spalle, tutto procede per il meglio nelle vite dei due giovani fino a che, nel 1942, il Terzo Reich annette il territorio austriaco. In quel momento, infatti, inizia la persecuzione ebrea in Austria. Inoltre, da Berlino, viene inviato l’incarico alle SS di rintracciare un famoso dipinto di Michelangelo che, all’insaputa del governo nazista, si trova nelle mani del padre di Victor, ricco mercante di opere d’arte ebreo. Mussolini desidera che il dipinto torni in Italia per poterlo donare ad Hitler in segno di fedeltà ed alleanza. Tuttavia, nessuno sa chi sia in possesso del dipinto, nessuno a parte Rudi. Così il giovane fa la spia presso i comandanti delle SS, rovinando le sorti di Victor e della sua famiglia, i quali vengono rinchiusi in un campo di concentramento in Polonia, accompagnati sul posto proprio da Rudi. Dal momento però che nessuna autorità nazista riesce ancora a rintracciare il dipinto, Hitler decide che Victor deve essere portato a Berlino ed interrogato fino a che non confesserà il luogo in cui è nascosta l’opera di Michelangelo. Così, il giovane ebreo viene fatto uscire dal campo di concentramento in cui è rinchiuso, scortato, ancora una volta, proprio dal suo vecchio amico Rudi. I due, accompagnati da altri uomini delle SS, salgono sull’aereo che dovrà portare il prigioniero dalla Polonia a Berlino, dove lo attendono numerose ore di interrogatorio. Tuttavia, il velivolo precipita prima di superare il confine polacco e la maggior parte dell’equipaggio muore sul colpo. Rudi è ferito gravemente, mentre Victor è l’ unico uomo rimasto illeso. Il giovane ebreo decide di salvare la vita del vecchio amico, ma, mentre Rudi è ancora incosciente, decide di scambiare i suoi vestiti con quelli dell’ex compagno d’avventura. Così Victor si mette addosso la divisa delle SS e mentre l’ufficiale nazista Rudi viene vestito con l’uniforme da prigioniero ebreo. Così, i due giungono a Berlino, a ruoli invertiti: Victor, ebreo, viene trattato con tutte le onorificenze dedicate ad un ufficiale delle SS; Rudi, invece, viene torturato e perseguitato dagli agenti nazisti.