È un drammatico film di nicchia che uscirà al cinema oggi, giovedì 26 maggio. Il regista di questo piccolo capolavoro del genere è Zaza Urushadze, un fantastico regista georgiano. Il cast a noi non è molto noto ma il livello è decisamente alto. Lembit Ulfsak il protagonista, affiancato da Elmo Nüganen, Raivo Trass, Misha Meskhi e Giorgi Nakashidze. L’ambientazione un po’ atipica e la storia in se lanciano questo film verso un successo sicuro.
La storia è ambientata nel 1990 ad Abcasia, una terra che, subito dopo la disgregazione dell’Unione Sovietica, viene contesa fra georgiani e abcasi in una guerra di cui si è parlato poco ma che ha portato ad una devastazione paurosa. Ivo e Margus sono i due contadini protagonisti del racconto, che non intendono farsi cacciare via da quella terra che è la loro, in cui e per cui hanno lavorato tutta una vita, e che adesso è luogo di guerra e combattimenti. Margus è un produttore di mandarini che vuole riuscire a fare almeno un ultimo raccolto prima di abbandonare la sua casa, Ivo invece costruisce cassette in legno per contenere i mandarini coltivati da Margus, e non ha nessuna intenzione di abbandonare la sua casa, né ora né mai. Durante un combattimento un’esplosione lascia feriti due soldati, uno georgiano e uno ceceno, che Ivo decide di curare in casa sua, costringendoli ad un confronto che va al di là dello scontro fisico. I due soldati, impossibilitati ad andarsene, sono costretti ad affrontare i lunghi discorsi e gli ancor più lunghi silenzi di Ivo, finché non arriveranno a capire l’inutilità della guerra che stanno combattendo.
Questo è un film che mostra una guerra di cui si è parlato poco anche attraverso i mass media, a cui è stata data troppo poca importanza ma che invece ha avuto un impatto devastante su chi abitava quelle terre. Il regista sceglie di raccontarla attraverso gli occhi di due contadini prima e di due soldati avversari poi, per mostrare i vari punti di vista e per provare a spiegare l’inutilità di tanta violenza. Un film che indubbiamente merita di essere visto, una storia raccontata talmente bene dal giovane Zaza Urushadze da aver ottenuto già dei riconoscimenti nettamente superiori alle aspettative. Il film è stato candidato come miglio film straniero sia ai Golden Globe 2015 che alla Notte degli Oscar 2015, merito che va in primis al regista per il coraggio dimostrato nel presentare una trama così difficile da digerire, ma anche al cast, per aver rappresentato i personaggi protagonisti del film tuffandosi in essi, nei loro sentimenti, nelle loro incrollabili convinzioni. Tangerines – Mandarini, dal 26 maggio nelle migliori sale cinematografiche.