Alle 17:10 di oggi, mercoledì 28 settembre 2016, Rai 2 trasmetterà un nuovo episodio di Madam Secretary, in prima Tv assoluta. Si tratta della 18esima puntata, dal titolo “Il settimo messaggero“. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati: Bess (Téa Leoni) non riesce a chiudere occhio, a causa dei continui ricordi sull’attacco appena vissuto. Si dimostra anche piuttosto aggressiva con tutti, specie con Daisy (Patina Miller) quando osa dire che è considerata un eroe per quanto è successo in Iran. Bess infatti le ricorda che in realtà l’unico eroe è l’agente che le ha fatto scudo con il proprio corpo ed ha perso la vita proprio per questo. Più tardi, insieme ad Henry (Tim Daly), partecipa ad un colloquio per l’iscrizione di Jason (Evan Roe) alla nuova scuola, ma ha numerosi dubbi sui protocolli di sicurezza. Crede infatti che il figlio abbia bisogno di essere maggiormente protetto e pretende di fornirgli una guardia del corpo personale. Henry non è d’accordo, ma inizia a notare che la moglie si comporta in modo molto strano. Facendo un colloquio ad un ex agente, gli chiede infatti quali sono i sintomi del dpsdt perchè teme che l’attacco in Iran possa aver compromesso il suo equilibrio. I sintomi infatti corrispondono, dalla rabbia ingiustificata, all’assenza di sonno, fino anche al desiderio di non prendersi il meritato riposo. Tuttavia, non riesce a parlarne con Bess che è piuttosto ostinata a proseguire con quella linea. La Casa Bianca ha infatti alcuni problemi con l’Amazzonia, a causa della bonifica di una parte della foresta voluta da una multinazionale petrolifera. Mentre Jay (Sebastian Arcelus) corre in ospedale per la nascita della figlia, Bess continua le trattative con il Ministro degli Esteri cinese Chen (Francis Jue), ma senza troppo successo. L’uomo infatti crede che non possa avvallare la sua richiesta e man mano che Bess si riscalda, il suo respiro diventa sempre più affannato. Viene infatti ricoverata per sospetto infarto cardiaco, ma il medico rivela che si tratta di un attacco di panico. A quel punto Bess ammette di avere dei problemi e di non riuscire ad uscirne. Henry trova poi Jackson (Zeljko Ivanek) fuori dalla stanza, ma gli impedisce di vederla, sicuro che non debba avere notizie di quanto sta succedendo alla Casa Bianca. Lo staff intanto parla della sua situazione ed è Nadine (Bebe Neuwirth) a parlare con Chen, riuscendo a prendere tempo. Il Ministro però sottolinea che se le parole del Segretario erano uno specchio dell’atteggiamento del Paese, la Cina riconsidererà il sostegno del loro debito pubblico. Non appena ritorna al lavoro, Bess ha di nuovo un ricordo di quanto successo in Iran ed è costretta a tornare a casa. Nadine, Mike B (Kevin Rahm) e l’addetta all’Amazzonia la sostituiscono quindi al colloquio con un magnate in grado di far vacillare la multinazionale del petrolio. Quella sera, Jackson passa da casa di Bess per parlarle, complimentandosi con quanto fatto per l’Ecuador, oltre che per darle il numero di uno specialista che possa aiutarla con quanto le sta succedendo.
Durante una serata mondana con le alte sfere, Gary Cooman implora Bess di aiutarlo a liberare la figlia, ora rinchiusa all’interno delle fila di un culto in Bolivia. Afferma di essere stato consigliato dal deputato, che lo ha sprontato ad appoggiarsi al Segretario. Coomar le riferisce inoltre che altri 148 americani sono scomparsi nelle mani dell’Alleanza di Giovanni e le chiede di intervenire prima che sia troppo tardi. Bess crede però che l’incontro sia stato eccessivo e parlando con il deputato in questione, gli fa notare come in realtà abbia oltrepassato i limiti imposti. Quando il membro del Congresso raggiunge la Bolivia, viene fatto prigioniero. I boliviani rifiiutano inoltre di aiutare l’operazione di estrazione degli Stati Uniti, ma Bess cerca di convincere il Presidente a far intervenire Henry, in modo che parli con il leader del culto.