E’ senza dubbio simbolo di una perfetta integrazione fra cultura islamica ed italiana. Una schiarita in un cielo spesso pieno di nubi e talvolta anche temporali. E’ la storia di Nabila Hamido, appena 19enne e di nazionalità italiana. La studentessa è infatti nata e cresciuta a Torino da madre siriana e padre libanese, ma non sono le sue origini ad interessare i media. La sua storia, tutta particolare, ci porta invece a Palazzo Madama, dove Nabila svolge l’attività di custode dall’inizio dello scorso agosto. E’ infatti previsto dal suo tirocinio e dalla carriera scolastica che svolge presso l’Istituto turistico Bosso-Monti. Nabila Hamido racconterà con la sua stessa voce il proprio vissuto a Storie Vere ed alla conduttrice Eleonora Daniele, durante la puntata che andrà in onda su Rai 1 questa sera, martedì 6 settembre 2016. La presenza di Nabila a Palazzo Madama salta subito agli occhi e non per la divisa, nera come il resto dei suoi colleghi. La ragazza porta infatti sul capo il velo, l’hijab, arancione o verde in base ai giorni. “Tanti visitatori mi hanno chiesto quali fossero le mie origini”, rivela a La Repubblica, “devo dire che il mio hijab ha suscitato stupore, ma in senso positivo”. L’accoglienza sembra infatti aver avuto un riscontro significativo, fatto di sorrisi a cui Nabila non manca mai di rispondere. Non si tratta di una scelta facile, dato che la stessa ragazza temeva di suscitare qualche timore per via di quanto succede nel mondo, specie negli ultimi mesi. “Invece non è stato così, anzi è andato tutto bene”, continua, “al di là delle mie aspettative”. La scelta di indossare il velo è tutta sua e risale ad un anno e mezzo fa. Prima non sentiva infatti l’esigenza di voler condividere i valori musulmani della madre, anche per via della cultura cattolica che predomina in Italia. Dal canto loro i genitori l’hanno sempre lasciata libera di decidere e così è stata proprio Nabila a voler prendere quella decisione. E lo ha fatto con naturalezza e spontaneità, senza chiedere il permesso di poterlo fare. Per Nabila Hamido infatti è scontato poter indossare l’hijab ed è così che si è presentata il primo giorno di lavoro. “Nessuno ha detto niente”, conclude, “sonos tati tutti molto gentili”.