Manca poco al 23 febbraio, e un mese esatto al ritorno di un film cult che ha segnato una generazione: Trainspotting 2, la pellicola di Danny Boyle con Ewan MacGregor, Jonny Lee Miller, Robert Carlyle ed Ewan Bremmer nei panni degli ex tossici che in molti hanno amato nel primo film. Ispirato al secondo romanzo di Irwine Welsh, Porno, Trainspotting 2 vede i protagonisti della pellicola precedente aver cambiato vita: i ragazzi adesso non sono più alle prese con i loro problemi di droga – che li avevano quasi portati alla morte – ma questa volta, a 21 anni di distanza, si confronteranno con il problema di dover fare carriera. E, visto che non sono proprio il prototipo del buon impiegato, decidono di investire i loro soldi e il loro tempo in quello che considerano un business potelziamente redditizio: quello della pornografia. Insomma, tra meno di un mese rivedremo Mark Renton sul grande schermo, in un’Inghilterra radicalmente cambiata rispetto a 21 anni fa.
Il primo film di Trainspotting è ambientato nella Cool Britannia, ossia quel periodo storico del Regno Unito in cui il paese si sentiva molto orgoglioso per aver sfornato dei successi culturali che sono poi diventati fenomeni mondiali: era il periodo degli anni Novanta e delle Spice Girls, ma anche del consumo spasmodico di droga, come certifica il primo Trainspotting. Nel secondo film, siamo belnoltre gli anni duemila: siamo, come fa notare un editoriale del Corriere della Sera, nel periodo della post Brexit e non più in quello della Cool Britannia. Trainspotting 2 offre protagonisti differenti e anche uno scenario politico e sociale dell’Inghilterra molto differente da quello del primo Mark Renton dipendente da eroina. Quanto saranno cambiati i protagonisti? Dalla trama di T2 capiamo che Mark ormai è pulito e non ha più problemi di tossicodipendenza. Spud invece, è rimasto incastrato nei soliti dilemmi e non è riuscito a dare una svolta positiva alla sua vita.