AL PACINO È TONY MONTANA
Questa sera, lunedì 20 novembre, alle 23.15 su Rete 4 va in onda Scarface. È il 1983 quando il film fa la sua comparsa nelle sale cinematografiche di mezzo mondo: nulla sarà più come prima. Il film di genere gangster diretto da Brian De Palma diventa in poco tempo un cult, influenzando nel bene e nel male l’immaginario collettivo sul mondo della criminalità, dell’immigrazione, della violenza e dell’ostentazione della ricchezza. Ad interpretare il protagonista Tony Montana, con una grossa cicatrice sulla faccia (lo sfregiato, Scarface, appunto), è un giovane Al Pacino. Un’interpretazione che gli vale l’affermazione definitiva nell’olimpo degli attori di Hollywood più quotati e famosi di sempre. Il film è sceneggiato da Oliver Stone ed è prodotto da Martin Bregman per la Universal Pictures. Scenografie e musiche sono affidate a due grandi artisti italiani, rispettivamente Ferdinando Scarfiotti e Giorgio Moroder. Quest’ultimo, originario di Torino, è da sempre noto per l’uso del sintetizzatore per le sue colonne sonore, ed è considerato un pioniere della musica elettronica. Dieci anni dopo Scarface, Brian De Palma e Al Pacino si rincontreranno al lavoro con un’altra pellicola di grandissimo successo: Carlito’s Way. Qualche tempo fa regista e attore si sarebbero rimessi al lavoro per un nuovo film di genere thriller dal titolo Retribution, di cui fino a questo momento si conoscono solo poche indiscrezioni.
SCARFACE, LA TRAMA DEL FILM
Siamo negli anni ’80, in Florida, dove è in atto da Cuba quello che storicamente è conosciuto come l’esodo di Mariel. Tony Montana e Manny Ribera approdano a Miami, a quei tempi uno dei centri del narcotraffico internazionale. Come tantissimi altri immigrati da Cuba, Tony e Manny sono portati al ghetto di Freedom Town. L’occasione per scappare dal ghetto arriva con l’omicidio di Emilio Rebenga, un politico che aveva sfidato uno dei boss di Miami, Frank Lopez. I due ottengono la carta verde per la residenza ma finiscono a lavare come camerieri e lavapiatti. Ma Tony ha in mente per lui e per il suo amico un destino ben diverso, così diventano gangster al soldo di Lopez. Montana scala in fretta la piramide del gruppo criminale, diventa uomo di fiducia del boss e si innamora di Elvira Hancock. Il rapporto tra lo sfregiato e Lopez pian piano comincia a deteriorarsi, specialmente dopo il suo viaggio in Bolivia per trattare una grossa fornitura di cocaina con il produttore Alejandro Sosa. Nel corso del viaggio viene ucciso Omar Suarez, fedelissimo di Lopez, poiché considerato un informatore delle forze dell’ordine. Tony Montana torna in Florida con un accordo che non soddisfa il boss. È la rottura: il cubano si mette in proprio e, dopo un agguato ordito da Lopez nei suoi confronti, Montana fa uccidere Lopez dall’amico Manny. È lui adesso il boss incontrastato di Miami, almeno fino a quando per dei guai finanziari finisce per dover collaborare col il ras boliviano Sosa. Un attentato fallito contro un giornalista scomodo segna il punto di svolta.