Nella prima serata di oggi, domenica 19 marzo 2017, Fox Life trasmetterà l’ultimo episodio di Conviction, in prima Tv assoluta. Sarà il 13°, dal titolo “Amore a tutti i costi“. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati la settimana precedente: il padre di Hayes (Hayley Atwell), il Presidente Ted Morrison (Martin Donovan), chiede aiuto all’ufficio di Wallace (Eddie Cahill) per scagionare un suo vecchio amico, accusato di spionagio e sul punto di essere giustiziato per la sua affiliazione terrorista. Più tardi, mentre la squadra trova le prove di un possibile coinvolgimento reale del sospettato, il Presidente si presenta nell’ufficio di Wallace per assicurarsi che la sua vicinanza ad Hayes non compremetta la sua visibilità pubblica. La figlia ha però scelto di assumere un caso difficile, che potrebbe portare anche alla distruzione dell’intera Procura. Omar Abbas (Karan Oberoi) continua a confermare la propria innocenza, ma durante un colloquio a distanza con Hayes, si accascia sul tavolo e non si riprende. Frankie (Manny Montana) crede che sia dovuto al digiuno forzato a cui si è sottoposto e che ora presenti delle conseguenze fisiche. La squadra continua a nutrire tuttavia dei dubbi sulla storia di Omar, ma Frankie crede di intuire come trovare il cugino Asif Khan (Elias Edraki). I federali fermano in seguito l’interesse della squadra, perché ritengono che Omar sia l’unico responsabile, ma Hayes decide di trovare il cugino, in modo da risalire all’informatore e scopre chi ha progettato l’attentato con il sarin di sei anni prima. Hayes e Frankie rintracciano poi Asif in una camera d’albergo e scoprono che è stato lui a far arrestare il cugino anni prima per l’attentato. Afferma di essere stato minacciato da un gruppo di federali, che lo hanno spinto ad incastrare Omar, e Hayes lo convince a scagionare il cugino prima che sia troppo tardi. L’istanza viene comunque respinta dal giudice, a causa di alcune prove mancanti che ripuliscano del tutto la reputazione di Omar. Più tardi, Maxine (Merrin Dungey) si accorge che un determinato contatto telefonico avuto dal detenuto è stato volutamente oscurato. A quel punto, Hayes collega tutti i tasselli ed intuisce che uno dei federali è in realtà la pedina del padre, infiltrato fra i federali per sorvegliarla. Hayes convince in seguito Paul Sedgewick (Craig Arnold) a rivelare pubblicamente la sua storia, in modo che la popolazione venga informata riguardo alla verità. Anche se la squadra ottiene così le prove per il rilascio di Omar, i federali impongono che l’indagine sull’ex detenuto rimanga segreto per non sollevare troppo polverone. A fine caso, Hayes scopre che il padre l’ha coinvolta nel caso per ottenere un posto come sotto Segretario dell’ONU. Ted ne approfitta per ricordare alla figlia che l’interesse che Wallace nutre nei suoi confronti riguarda anche il prestigio che la sua vita gli può dare.
Hayes prende in carico il caso di Gerald Harris, un uomo che senza successo ha difeso nove anni prima a Chicago contro l’accusa di aver ucciso la moglie Claire. Wallace ha seguito il caso, ma la squadra fatica a trovare un sospettato che possa aver commesso il delitto. Hayes scopre in seguito che Sam sarà costretto a testimoniare nel processo di Rodney Landon, che riesce a screditare in modo efficace il CIU e a sottoporre tutti i suoi casi al vaglio della Commissione. Sam la informa in seguito di voler porre fine alla propria carriera, mantenendo però intatta la squadra. Frankie conferma infine che Claire è morta a causa di un attacco di cuore, ma non sono state rilevate delle prove a riguardo durante l’autopsia. Anche se il mandato di comparizione di Sam scade, gli ordini di Wallace di licenziario sono comunque validi. Hayes decide quindi di baciare deliberatamente Sam in modo che si renda colpevole di molestie sessuali nei confronti di un testimone, in modo che non possa essere licenziato senza che non comporti le sue stesse dimissioni.