In lizza per la poltrona di Presidente della Francia, Benoit Hamon non ha riscontrato un forte gradimento da parte della stampa, sia locale che a livello internazionale. Epiteti come “candidato minoritario” e “outsider” ricorrono spesso per definirlo, ma è evidente come le scelte del Partito Socialista abbiano saputo spingere Hamon nella direzione corretta. Venticinque anni di rapporto con il pubblico e politici, in cui è riuscito a spiccare grazie alla propria coerenza. E’ evidente fin dal 2012, quando le presidenziali lo vede procedere a passo spedito verso la vittoria e non senza difficoltà. In quegli anni, infatti, i rapporti con la maggioranza del suo stesso partito e con Hollande in particolare, sono piuttosto ostici. Questa sera, lunedì 6 marzo 2017, Riccardo Iacona intervisterà Benoit Hamon all’interno della nuova puntata di PresaDiretta. In seguito alla nomina di Ministro Delegato, voluto dal governo Ayrault, Benoit Hamon non si risparmia in contrasti con la maggioranza, puntando tutto su due riforme a cui tiene particolarmente. La prima prevede dei protocolli atti a sviluppare il finanziamento per le imprese solidali e con tematica socio-economica, mentre la seconda riguarda un equilibrio fra consumatori e professionisti, alimentando così la concorrenza. Un lungo percorso che ha portato il deputato a conquistare la fiducia del Partito Socialista, tanto da ottenere un supporto più significativo rispetto agli altri candidati. Alla base del suo sostegno il movimento giovanile Mjs, che assieme ad altre associazioni e movimenti che lo sostengono alle presidenziali metto in luce la sua forte capacità di unione piuttosto che di divisione. Una particolarità che non solo non passa inosservata, ma che gli permette anche di mantenere ottimi rapporti con gli avversari, senza mai creare una frattura violenta.