ANTONELLO VENDITTI/ L’impegno sociale e politico (Techetechetè)

- Francesca Pasquale

La puntata di Techetechetè in onda questa sera nell’access prime time di Rai 1, viene dedicata ad uno dei cantanti più amat e conosciuti: Antonello Venditti.

antonello_venditti_lapresse_2016 Antonello Venditti (foto da Lapresse)

L’IMPEGNO SOCIALE E POLITICO

Venditti è altresì noto per il suo impegno sociale e politico, portato avanti anche attraverso la musica. Molti sono i brani in cui Antonello Venditti ha introdotto aspetti e temi della vita del proletariato urbano. Tra i tanti, Canzone per Seveso, Eroi minori, Lontana è Milano, Giuda, Compagno di scuola e I ragazzi del Tortuga. Memorabile il suo scontro verbale con il leader della Lega Matteo Salvini, avvenuto nel corso della puntata del 2 giugno 2015 del talk show Ballarò. Alle ultime amministrative ha sostenuto la candidta pentastellata Virginia Raggi. Più di recente, si è dichiarato a favore della campagna sociale Giù le mani dai bambini, contro la somministrazione disinvolta di psicofarmaci ai minori. (agg. di Rossella Pastore)

DAI CONCERTI AL VIDEOCLIP DI NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI

Niente album in vista per Antonello Venditti. Il cantautore, almeno per il momento, si gode l’estate, esibendosi sporadicamente (e solo dietro invito) nelle piazze d’Italia. Mercoledì, il mini-tour di Venditti ha fatto tappa a Partanna, in Sicilia, in un gremito Teatro Dalla. Il 1° ottobre sarà la volta di Terlizzi, dove si esibirà in occasione della tradizionale festa di paese. In questi giorni, il regista Stefano Salvati ha portato avanti le riprese del videoclip di Notte prima degli esami, che vede protagonista lo stesso cantautore. Questo quanto dichiarato da Salvati ai microfoni de Il Resto del Carlino: “Questa mattina [lunedì, ndr] abbiamo girato le prime immagini del video, tutto giocato sui giovani, sui maturandi. I ragazzi del Parco del Delta – prosegue il regista – sono tutti protagonisti di tante storie che si intersecano il giorno prima della Maturità”. (agg. di Rossella Pastore)

IL SUCCESSO A PARTIRE DAGLI ANNI SETTANTA

In questa puntata del programma amarcord di Rai 1, Techetechetè, viene dato ampio spazio anche ad un grandissimo cantautore romano come Antonello Venditti. Con i suoi inconfondibili brani, l’artista romano ha saputo conquistare l’attenzione di intere generazioni di fan rimanendo ancora oggi un personaggio molto amato e seguito. Nato a Roma l’8 marzo del 1949, ha iniziato la propria attività nel 1969 riuscendo a pubblicare negli anni qualcosa come 48 album di cui 20 in studio, 8 live e ben 16 raccolte, vendendo oltre 30 milioni di copie di dischi nel mondo. Sono stati gli anni Settanta, il periodo d’oro di Antonello Venditti, quello in cui la sua stella ha incominciato a splendere in maniera importante. Nel 1975 ha sposato Simona Izzo e quindi ha pubblicato una serie di enormi successi musicali come Lilly, Buona domenica, Sotto il segno dei pesci, Giulio Cesare, Notte prima degli esami, Ci vorrebbe un amico, Bomba o non bomba, In questo mondo di ladri e tantissimi altri ancora.

ANTONELLO VENDITTI, AMBASCIATORE DELLA RISERVA DELLA BIOSFERA MAB UNESCO

Antonello Venditti nelle ultime settimane è stato ospite a Comacchio dove ha ricevuto un importante riconoscimento di ambasciatore della Riserva della Biosfera Mab Unesco del Delta del Po. Un riconoscimento al suo impegno per tematiche di natura ambientale che Venditti ha accolto con tanto entusiasmo rimarcando: “In questo momento della mia vita sento la responsabilità di ‘occupare’ il mondo, insieme a persone che sanno cosa vuol dire prendersene cura, nello stesso periodo in cui a deciderne le sorti è anche Donald Trump, qualcuno di cui potevamo benissimo fare a meno. In questo territorio che io ho visitato spesso negli anni Settanta, si mantiene qualcosa che non ritrovo nella mia Roma: un’organicità e un senso di identità di popolo che i romani non hanno. Ho una ferita nel cuore quando penso alla mia città, ecologicamente stravolta. Voi – continua – siete già ecosostenibili e il vostro è un modello che tenterò di esportare, perché è necessario salvaguardare il nostro ‘capitale Terra’ e non cercare di ricavare solo interessi da quel capitale.. Sento la responsabilità di contribuire, di non mettere nel cassetto l’ennesimo riconoscimento. Mi piacerebbe parlare ai più giovani nei banchi di scuola, riportare lì i temi ambientali che la scuola non trasmette più”.





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