Fabio Fazio torna a dare spazio agli sport cosiddetti minori e alle grandi imprese degli sportivi italiani. Questa sera a Che fuori tempo che fa sarà infatti ospite Dario Noseda, velista di 49 anni, tesserato per la Canottieri Lecco, che, senza nessuna importante esperienza oceanica alle spalle, ha portato a termine la traversata atlantica su una Star, una barca di poco meno di 7 metri di lunghezza. Come racconta La Stampa, Noseda è salpato da Tenerife l’11 novembre del 2017, facendo rotta verso le Bahamas. Un guasto elettrico l’ha costretto a una sosta a Capo Verde e c’è stato anche un cambio di traguardo, diventato Martinica. Gli ultimi momenti della traversata sono stati vissuti senza più cibo per Noveda, a causa dell’esaurimento delle scorte, e la sua barca (Pa2sh) è finita contro gli scogli sulle coste di Santa Lucia in piena notte (tra il 18 e il 19 dicembre). È dovuto intervenire il soccorso marittimo, allertato dalla compagna che lo aspettava al traguardo. L’uomo ha camminato fino a riva per poi raggiungere la Capitaneria di porto.
DARIO NOSEDA, LE PAROLE DOPO L’IMPRESA
L’impresa di Dario Noseda è stata seguita anche nel varesotto. L’uomo è infatti originario di Laveno Mombello. Come racconta varesenews.it, è sempre stato appassionato di discipline acquatiche. Dopo il canottaggio si è dedicato all’insegnamento del windsurf, per poi coltivare una passione per le barche, che lo ha portato a Mandello Lario. In un’intervista a La Gazzetta dello Sport, realizzata dopo l’impresa, Noseda ha raccontato di aver avuto paura quando un’onda l’ha scaraventato in mare al momento del naufragio e che gli era capitato poco dopo il passaggio a Capo Verde di finire in mare: cosa che l’aveva già terrorizzato. Nella stessa intervista ha detto che quel che ha fatto non è certo una follia. “La sola follia è stata sopravvalutare in alcuni momenti le mie possibilità fisiche. E alla fine non ce n’era più. Proprio quando ero ormai arrivato”, ha detto.