Le maschere di Carnevale hanno sempre rappresentato la vita reale, essendo Carnevale una festa “dove ogni scherzo vale”, l’intento è sempre stato quello di ironizzare sulla vita reale. Se le maschere storiche riprendevano personaggi dei tempi che furono ad esempio Balanzone, anche dottor Balanzone, originario dell’Emilia, è il classico personaggio “serio”, saccente e presuntuoso che si lascia andare spesso a verbosi discorsi infarciti di citazioni colte in latinomaccheronico. Grande spazio hanno avuto invece in tempi recenti i politici, ad esempio Berlusconi o anche Donald Trump. Ma siccome la televisione come diceva Enzo Jannacci in una sua nota canzone, “ha una forza da leone, la televisione non ha paura di nessuno, la televisione t’addormenta come un c…one” ecco che adesso tra le maschere di Carnevale spuntano anche i personaggi televisivi. O meglio, quelli di programmi di massa visti da milioni di persone, ad esempio il Grande Fratello Vip che come ogni buona trasmissione che deve aumentare il suo share, crea scandali ad arte. Il tormentone di quest’anno, come sa bene chi segue il programma, ha riguardato la sorella di Belen Rodriguez, Cecilia, benché non sia proprio un personaggio “vip”.
E’ il famoso “armadiogate”, dove Cecilia Rodriguez e il fidanzato Ignazio Moser si chiudevano goffamente in un armadio in camera da letto per dare sfogo alla passione. Telecamere sempre accese, si sentivano arrivare dall’armadio inequivocabili rumori. Sesso orale? Prontamente smentito dalla sorellina quando le è stato chiesto cosa avessero fatto: “La spiegazione è questa, non lo facciamo davanti alle telecamere per questione di rispetto, mi ha messo dentro l’armadio e mi ha dato un bacio. In quel periodo non lo baciavo davanti a nessuno e allora siamo entrati nell’armadio per baciarci. Sesso orale? Ma per carità del cielo! Non abbiamo consumato nella Casa del Grande Fratello”. Caso chiuso? Non proprio perché tornando a bomba sul Carnevale, in questi gironi a Napoli si sono viste in giro “maschere” scioccanti: bambine piccole, massimo dieci anni, chiuse in un armadietto da cui escono con una espressione stranita e alquanto sconvolta. La speranza infatti è che tali genitori (bisognerebbe che qualcuno chiamasse il Telefono Rosa) non abbiano spiegato alle bambine il motivo della mascherata, ma ne dubitiamo. Penoso, patetico, che dei genitori pensino di essere spiritosi coinvolgendo dei minori in questa spazzatura televisiva. Lo diceva Jannacci già tanto tempo fa…