Mila e Shiro Due cuori nella pallavolo, il cartone animato cult degli anni 80, torna con i personaggi e le storie che hanno appassionato un’intera generazione di ragazzini/e. L’appuntamento è, su Italia 1, dal lunedì al venerdì, a partire dalle 8:10. La serie racconta le avventure della vulcanica Mila Hazuki, un’adolescente cresciuta senza mamma (creduta morta ma, in realtà, una campionessa di volley, riciclatasi commentatrice sportiva, che, anni prima, aveva abbandonato la famiglia per inseguire unicamente il proprio sogno), che, quasi per caso, decide di avvicinarsi alla pallavolo. Si intrecciano diversi filoni: dall’amore per Shiro, all’affetto per il papà fotografo (suo principale supporter dopo un’iniziale diffidenza) e del fratellino Sunny, l’amicizia per le compagne Nami Hayase e Kaori Tagikawa. Da promessa alle scuole medie, senza non poche difficoltà, diventa la stella della nazionale giapponese conquistando un posto da titolare ai Giochi di Seul del 1988. I punti forti della campionessa olimpionica? Un servizio poderossa e la sua schiacciata micidiale difficilmente intercettabili dalle avversarie. La ricezione, invece, per tutti gli episodi, si rivela il suo tallone d’Achlle. La sigla italiana, diventata celeberrima, è cantata da Cristina D’Avena, che ne ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia.
IL PERCORSO DI MILA PER LE OLIMPIADI DI SEUL
Mila Hazuki si innamora letteralmente della pallavolo alle scuole medie entrando a far parte della squadra dell’Hikawa. Li si scontra immediatamente con il severo mister Daimon e stringe una forte amicizia con la ricezionista Nami. Le due ragazze legano con una delle più temibili avvesarie, Kaori Tagikawa delle Sunlight. La schiacciatrice si candida per un posto da titolare nelle Seven Fighters: sono frequenti le divertenti baruffe con la compagna piuttosto robusta, Yogina Yokono, ed in seguito (dopo la vittoria del campionato) mentre si accende la rivalità con Sori Shinoda per ricoprire lo stesso ruolo in campo di schiacciatrice. Con questo club, Mila vincerà sia il campionato che il torneo open, venendo convocata in nazionale. Qui scopre di essere la figlia di Kyushi Tajima. Dopo una serie di confronti tra la la Nazionale A (composta da Kaori, Rayaka Omori, Clara Ohsugi, Asai Iromine ed alcune giocatrici delle Sunlight) e la Nazionale B (formata da Mila, Tulia Kaido, Nami Hayase, Monia Takami, Nabiki Yokono (la sorella di Yogina, detta “Moby Dicki), le alzatrici Vera Oriki e Oki Samoto nonché alcune componenti delle Seven Fighters), la Hazuki riesce a raggiungere il traguardo più ambito, le Olimpiadi di Seul del 1988. La serie si chiude con la campionessa, pronta ad un servizio, contro la temibilissima Cecoslovacchia. Con lei, in campo, le fedelissime, Nami e Kaori. E’ l’apice di un nuovo inizio?