Non mancano le risate nel corso dell’intervista di Silvia Toffanin ad Antonio Albanese nella nuova puntata di Verissimo. L’attore, al cinema con Contromano e reduce dai David di Donatello per il film “Come un gatto in tangenziale” che non ha conquistato però statuette, racconta in studio simpatici retroscena. Intervistato di recente su Radio 105, l’attore ha raccontato la sua filosofia: “Io sono spettatore, desidero farmi sorprendere. E dico mi piacerebbe vedere questa cosa così. È un argomentone imponente. Da spettatore ero stanco di sentire e vedere questo tema trattato con estrema cupezza e drammaticità. Però rischiavo di allontanarmi ogni volta, di staccarmi sempre di più dalla problematica. Allora ho detto ‘perché non provo rischiando tantissimo?'”. (Aggiornamento di Anna Montesano)
“Parlo di razzismo con ironia”
Antonio Albanese sarà oggi ospite della trasmissione Verissimo, il rotocalco di Canale 5 condotto da Silvia Toffanin. A distanza di 16 anni dalla pellicola “Il nostro matrimonio in crisi”, Albanese torna dietro la macchina da presa e da regista firma “Contromano”, il nuovo film nelle sale dallo scorso 29 marzo e che lo vede anche nei panni di attore. Una pellicola incentrata su temi caldi dell’attualità italiana, quelli di immigrazione ed integrazione, ma affrontati grazie all’arma della commedia, dell’ironia e della leggerezza, vere cifre stilistiche di Albanese. L’attore e regista di Olginate, dunque, ha deciso di accettare in pieno la sfida certamente non semplice, di trattare un argomento delicato come il razzismo ma a modo suo, ovvero con leggerezza. “È un argomentone imponente. Da spettatore ero stanco di sentire e vedere questo tema trattato con estrema cupezza e drammaticità. Però rischiavo di allontanarmi ogni volta, di staccarmi sempre di più dalla problematica. Allora ho detto ‘perché non provo rischiando tantissimo?”, ha spiegato, intervistato da Tony & Ross su 105 Friends. Una volta accettato la sfida, dunque, Albanese ha messo in scena una pellicola attraverso la quale ha fatto ciò che meglio gli riesce, ovvero trattare con ironia dei fatti, facendo scoprire al pubblico come stanno le cose. “Io non ho la soluzione per questo tema, nessuno ce l’ha. Però dobbiamo fare dei tentativi, provare delle cose diverse”, ha spiegato.
ANTONIO ALBANESE, RITORNO ALLA REGIA E IN TV
Antonio Albanese approfitterà della sua ospitata a Verissimo per raccontare al pubblico di Canale 5 cosa c’è realmente dietro il suo nuovo lavoro cinematografico, “Contromano”. Una pellicola che oltre ad affrontare i temi delicati dell’immigrazione e del razzismo, affronta anche un doppio viaggio, quello dall’Italia al Senegal e quello all’interno dei sentimenti di differenti persone e dei loro diversi punti di vista sulla questione. La pellicola, per Albanese, contiene sotto certi aspetti anche un’ipotesi di soluzione. Il regista e attore (oltre che sceneggiatore), a La Stampa ha spiegato: “Credo nella possibilità di sostenere gli extra-comunitari aiutandoli a star meglio nelle loro terre”. Il suo film esce nelle sale cinematografiche in un periodo molto delicato della scena politica italiana, lo stesso però chiarisce: “Non do consigli, racconto semplicemente un rapporto che si stabilisce tra persone diverse”. “Contromano” arriva dopo il successo in parte inaspettato di “Come un gatto in tangenziale” ma oltre al tema affrontato, Antonio Albanese ha anche deciso di accettare un’altra sfida, quella di rimettersi dietro la macchina da presa. Un ritorno che arriva adesso non a caso: “volevo imparare più cose tecniche, e comunque girando Contromano ho capito che la regia mi piace come la recitazione”, ha rivelato. Ma nella vita di Albanese non c’è solo il cinema in quanto dalla fine del prossimo aprile assisteremo anche al suo ritorno in tv, su RaiTre, con la serie “I Topi”, che lo vedrà al fianco di Tony Sperandeo: “Racconto una famiglia di latitanti costretta a vivere in un bunker”, ha rivelato. E poi c’è la passione per la scrittura: dopo “Lenticchie alla julienne” cosa dobbiamo aspettarci?