Le scuse non bastano. “Roseanne”, in Italia conosciuto come “Pappa e Ciccia” tornerà sulla tv americana ma senza la sua protagonista principale. L’ABC ha ufficializzato la nuova versione dall’autunno ma la protagonista Roseanne Barr non ci sarà. La battuta razzista condivisa su Twitter le è costata il lavoro e la chiusura anticipata del reboot dopo nove puntate. Il suo punto di vista contro una ex-consigliera di Barack Obama, Valerie Jarrett è apparso al mondo come un vero e proprio insulto razzista, scatenando – in seguito – anche un vero caos mediatico. L’ABC ha quindi deciso di licenziare l’attrice e chiudere la sitcom. Alcuni giorni fa invece, si è parlato di uno spinoff, dal momentaneo titolo “The Connors”, nome della famiglia protagonista della serie. La protagonista assoluta del progetto sarà assente anche se manterrà tutti i diritti sul suo personaggio. Dopo l’infelice battuta, Roseanne Barr si era subito scusata e alcune ore fa ha fatto ancora pubblica ammenda.
Roseanne Barr si scusa ancora ma l’ABC la licenza lo stesso
“Non intendevo dire nulla di quello che è passato” ha detto Roseanne Barr attraverso un podcast registrato con il rabbino Shmuley Boteach, “Ma devo accettare il fatto che le mie esternazioni abbiano ferito altre persone. E questo, anche se involontario, non ha scuse. Non voglio scappare dalle mie responsabilità o inventare chissà quale giustificazione. Al contrario, voglio scusarmi con chiunque si sia sentito offeso. Quel tweet è stato sintomatico di una mia ignoranza, e l’ignoranza non ha mai scuse”. Queste parole però, non hanno assolutamente commosso la ABC che non ha cambiato punto di vista. “Ho perso tutto, ma ho rimpianto di averlo scritto ancor prima di aver perso tutto – ha dichiarato ancora la Barr – Però, ho detto a Dio che sono pronta ad accettare qualsiasi conseguenza questo mi porti, perché so di aver sbagliato. Mi sono resa una calamita per l’odio e, come ebrea, trovo che sia orribile”. Successivamente l’attrice si è lasciata andare ad un pianto liberatorio: “Non avrei mai, consapevolmente, paragonato una persona di colore ad una scimmia. Non l’avrei fatto e non l’ho fatto. Ma la gente pensa che io l’abbia fatto e questo mi uccide”.