Continua il botta e risposta a distanza tra Massimo Giletti e il dg della Rai Mario Orfeo. Tra i due sembra ormai chiaro che non corra buon sangue ma il conduttore è pronto a scommettere che, alla fine dei conti, il suo rivale sia stato “complice di un’operazione che non è servita nemmeno a chi l’ha voluta”. Con queste parole il conduttore torna sull’argomento in una lunga intervista a Panorama in cui nega ancora una volta di essere schierato a sinistra (si definisce un uomo da marciapiede) e di voler rimanere a La7. Il conduttore è grato a Cairo per avergli dato l’occasione di essere libero e di gestire al meglio il suo programma e i risultati sono sotto gli occhi di tutti soprattutto in alcune puntate chiave di Non è l’Arena. «A Urbano Cairo devo gratitudine e rispetto. Mi ha dato libertà quando gli altri me l’hanno tolta. Non posso dimenticarlo. Resto dove sono». Il suo programma tornerà anche nella prossima stagione televisiva anche se, come gli fa notare lo stesso Carmelo Caruso (a firma dell’articolo), non ha ancora firmato e alla fine della scorsa edizione non ha dato appuntamento ai fan del programma al prossimo settembre.
MASSIMO GILETTI RIMANE A LA7 MA SU ORFEO RIVELA…
La risposta di Massimo Giletti non si fa attendere e ancora una volta riesce a coinvolgere anche la Rai e quello che è successo per via del suo allontamento da Rai1 e dal suo L’Arena, in onda alla domenica pomeriggio. Il conduttore conferma: “Dopo l’esperienza della Rai non posso più dare niente per scontato ma sono un uomo per cui la parola conta. Il mio addio rimane ancora una ferita aperta“. Il conduttore sente la mancanza della Rai ma per rispetto a quello che Cairo gli ha dato in questi mesi ha deciso di rimanere a La7. Giletti non dimentica le azioni di Orfeo e, come se queste non bastassero, anche le sue parole durante la presentazione dei palinsesti Rai non sono state da meno. Il dg ha confermato di aver preso la decisione giusta e Giletti non ci sta: “Evidentemente Orgeo è un dg per il quale i numeri non contano” e sulla voglia della Rai di fare programmi nuovi e meno pupulisti risponde: “Ci vuole davvero coraggio e tanta ipocrisia“. A quanto pare il rapporto non accenna a risolversi e forse solo con l’arrivo del prossimo dirigente le carte in tavola per Giletti potrebbero cambiare.