Il bello e dannato ha sempre il suo fascino. Se poi la location è il Paradiso (delle Signore), tanto di guadagnato. L’antagonista in questione si chiama Roberto Farnesi, e giura di essere più cattivo che mai: “Finalmente mi hanno scelto per un personaggio diverso”, dichiara a Spy con un pizzico di sollievo, “non mi vedrete nei panni dell’eroe romantico, ma di un affascinante cattivo”. Non solo: “Ho accettato di farne parte perché è una bellissima operazione. Non è una vera soap, la qualità è quella della fiction da prima serata. Racconta gli anni del boom economico di fine anni Cinquanta, dove era tutto a misura d’uomo”. Umberto Guarnieri, il suo personaggio, è “un uomo d’affari, un cinico opportunista”: “Interpretarlo è stato liberatorio”. Che nasconda un animo dark? Può darsi. Fatto sta che è sempre invischiato in qualche love story. “Non questa volta. L’elemento di novità è che siete abituati a vedermi sempre con una donna accanto: stavolta sono un vedovo”.
UN EROE CATTIVO
Niente stravolgimenti: “A un certo punto, certo, una donna mi consolerà, ma quello che conta del personaggio è il suo essere colui che muove le fila della trama. La storia sentimentale ci sarà, ma non sarà fondamentale”. Come la prende, quando lo chiamano “sex symbol“? “Fa piacere, ma ci rido su. Sono tutte etichette che ti appiccicano addosso. Tante volte nei film ti affezioni al cattivo fascinoso e carismatico, stavolta sono io”. Poi racconta di quella volta in cui ha rischiato la vita: “Eravamo in mare, qualcosa di più di una semplice disavventura. Ho sbarcato le persone che stavano con me sul gommone, ce la siamo vista brutta”. Riconfermata così la sua fama di eroe: buono o cattivo, non ha importanza.