Sinis e Cabras sono due località molto belle della Sardegna. I due comuni presentano bellezze incredibili e vengono visitati da molti turisti durante la stagione estiva e non solo. La bellezza di tali luoghi ha colpito anche i produttori del programma Rai Linea Blu che hanno deciso di visitare prossimamente le due località, per raccontarne la storia, le informazioni generali e le curiosità. Quando si parla di Sinis e Cabras naturalmente occorre specificare la grandezza delle due località. In effetti, la penisola di Sinis è un’area naturale posta sulla costa occidentale della Sardegna. All’interno della penisola ci sono due località, Cabras e San Giovanni di Sinis. Cabras è un comune abbastanza grande e possiede circa 9200 abitanti mentre San Giovanni di Sinis è solo una frazione del comune di Cabras, che ospita circa 22 abitanti. Cabras e Sinis affacciano sul mar Mediterraneo e possiedono delle spiagge bianchissime e decisamente straordinarie. Inoltre, il mare che bagna la costa risulta essere incontaminato e naturale con un coloro blu eccezionale. L’origine delle due località è da ricercarsi nel periodo fenicio. I fenici infatti sbarcarono in Sardegna e decisero di fondare come piccolo porto le due località che oggi si conoscono come Sinis e Cabras.
Sinis e Cabras, le curiosità sulle due località della Sardegna
C’è un grande reperto archeologico a cielo aperto dove sorge la città di Cabras: l’antica località fenicia di Tharros. Si dice che questa era un accampamento prospero per i fenici e non a caso è possibile rinvenire diversi edifici utilizzati nei tempi antichi. San Giovanni di Sinis si trova proprio sulla strada che porta a Tharros. A Cabras poi c’è anche una nota area naturale che conserva al suo interno esemplari di flora e fauna di rara bellezza. La zona, denominata stagno di Cabras, addirittura ospita al suo interno meravigliosi fenicotteri rosa che è possibile osservare al loro stato brado. Molto legato alla tradizione, il popolo di Cabras ogni primo fine settimana di Settembre svolge un vero e proprio evento chiamato la processione di San Salvatore. In pratica, il popolo si riunisce e rievoca il salvataggio di un idolo di San Salvatore da parte dei Saraceni invasori che durante i tempi antichi volevano invadere l’isola.