Esce oggi nelle sale il seguito di Creed, il nuovo capitolo della saga di Rocky con protagonisti Silvester Stallone e Michael B. Jordan. Quest’ultimo interpreta il ruolo del figlio illegittimo del leggendario Apollo, e dovrà vedersela con Viktor, l’erede di Ivan Drago, colui che gli uccise il padre durante il memorabile incontro di Rocky IV. «E’ un film di forte impatto – racconta l’attore già visto in Black Panther, ai microfoni de La Gazzetta dello Sport – che affronta argomenti come le proprie radici, l’eredità lasciata dai genitori, la famiglia, la relazione fra padri e figli, l’amore di coppia e i compromessi che si devono prendere per raggiungere i propri sogni. Ma parla anche di vendetta». Ma come mai Rocky continua ad essere amatissimo dal pubblico nonostante questa saga abbia più di 40 anni? «É un grande film – replica Jordan – in cui si muovono dei personaggi straordinari in cui le persone si identificano: Balboa è semplicemente un uomo come tanti che cerca di raggiungere degli obiettivi. Con Creed portiamo avanti la leggenda».
CREED II, MICHAEL B. JORDAN SI RACCONTA
Per interpretare nuovamente il ruolo di Apollo junior, Michael B. Jordan ha dovuto allenarsi duramente per raggiungere una forma fisica impeccabile, vista anche la stazza del suo sfidante: «Mi sono allenato in palestra anche due volte al giorno per sei settimane – racconta l’attore alla Rosa – non avevo mai raggiunto una forma fisica del genere». Non sono mancati i momenti di difficoltà durante le riprese, in particolare, la scena di allenamento nel deserto, in classico stile Rocky: «Sono stati due giorni intensi – dice a riguardo Michael Jordan – al confine con il Nex Mexico. Eravamo stanchi e nervosi. In mezzo al nulla faceva caldo e la polvere si infilava ovunque». Quindi Michael conclude la sua intervista con un bel messaggio ai fan: «Creed 3? Certamente, le persone vogliono sapere quale sarà il prossimo passo di Adonis, fuori e sul ring».