Dagli anni Novanta ai Duemila i riflettori rimarranno accesi a lungo su Wanna Marchi e Stefania Nobile, madre e figlie unite non solo nel lavoro di televendite, ma anche nel processo per truffa. Tutto inizia infatti prima dell’arrivo del millennio, quando diversi creditori portano in tribunale la teleimbonitrice più conosciuta del piccolo schermo per via di tanti debiti non saldati. Cifre importanti di alcune centinaia di milioni e che danno il via a quanto avverrà negli anni seguenti, quando la macchina della Giustizia si rimetterà in moto per condannare madre e figlia. Il processo a Wanna Marchi e Stefania Nobile sarà uno degli argomenti affrontati a Live – Non è la d’Urso nella puntata di oggi, mercoledì 20 marzo 2019, grazie all’ospitata delle due donne. Superato il primo ostacolo e pagati i debiti, madre e figlia ritornano in tv con un’altra impresa. Questa volta non si parla di creme o di profumi costosi, ma di numeri vincenti per le lotterie italiane e diversi intrugli realizzati dal Mago Do Nascimiento e promossi da Marchi e Nobile. Nel 2001 la miccia viene accesa su Fosca Marcon, che rivelerà a Striscia la Notizia tutte le presunte truffe fatte in tanti anni agli italiani. In particolare si parla della truffa del sale, un piano che prevedeva un esperimento che il cliente sfortunato con i numeri del Mago avrebbe dovuto compiere per capire se fosse tutto dovuto al malocchio. Il mal capitato infatti doveva sciogliere del sale da cucina all’interno di un bicchiere d’acqua, azione impossibile a causa del limite di idrosolubilità della materia prima. La conseguenza? Affidarsi al rito di purificazione del Maestro Do Nascimiento in modo che il malocchio venisse scacciato per sempre. Ed ovviamente era previsto un compenso consistente per chiedere i servigi di Do Nascimiento.
Il processo a Wanna Marchi e Stefania Nobile
2,2 milioni di euro: sarà questa la somma indicata dai giudici per il risarcimento alle vittime di Wanna Marchi e Stefania Nobile. Madre e figlia, all’interno di uno scandalo che trascinerà anche Do Nascimiento e Francesco Campana, convivente della televenditrice italiana, verranno condannate a dieci anni di reclusione durante il processo d’appello. Quattro invece per l’attuale marito della Marchi, Francesco Campana. Durante il processo a carico delle due donne viene analizzato in lungo ed in largo l’iter con cui hanno teso un tranello a tanti italiani, a partire dal ruolo del Mago Do Nascimiento. Un personaggio particolare conosciuto a casa del Marchese Capra de Carrè, che aiuterà la Marchi a riprendersi dalla bancarotta subita negli anni Novanta. Sarà nella sua abitazione, spiega la Marchi durante una delle udienze, che inizierà la sua collaborazione con Do Nascimiento, all’epoca cameriere del nobile e subito dopo diventato improvvisamente Mago. Quest’ultimo verrà condannato a quattro anni per truffa in contumacia, visto che l’uomo fuggirà in Brasile prima che le autorità italiane possano arrestarlo.