Anche Pamela Anderson ha voluto esprimere il suo punto di vista riguardo il movimento di #MeToo. Incredibilmente, le sue dichiarazioni non sono state affatto positive come invece qualcuno poteva aspettarsi. Ed infatti, il movimento femminista degli ultimi tempi, è stato anche vittima di numerosi pregiudizi, anche da parte dal patinato mondo hollywoodiano. La scorsa domenica infatti, la star di BayWatch intervistata per la trasmissione australiana dal titolo “60 minutes”, condotta da Liam Bartlett, ha confidato cosa nel pensa della “terza ondata di femminismo” degli ultimi tempi. “Credo che questo femminismo possa esagerare. Sono una femminista, ma secondo me questa terza ondata di femminismo è noioso”, ha palesato senza particolari peli sulla lingua. L’attrice 51enne ha continuano aggiungendo che questo momento “paralizza gli uomini”. #MeToo è nato dopo lo scandalo Weinstein per dare una voce a tutte le vittime di assalti e molestie sessuali. “Direi che questo movimento #MeToo è diventato eccessivo per me”, ha confidato ancora.
Pamela Anderson contro #MeToo
Pamela Anderson successivamente, parlando del #MeToo ha proseguito: “Mi spiace, so che forse verrò uccisa per aver detto una cosa del genere… ma mia madre mi ha insegnato: ‘Non andare in un hotel con uno sconosciuto’”. Del resto, l’ex bagnina di BayWatch non è la prima donna a palesare le sue incertezze nei confronti del movimento. Lo scorso agosto anche Lindsay Lohan, durante un’intervista a The Times, aveva espresso opinioni impopolari. Dopo essersi schierata “dalla parte delle donne”, aveva anche aggiunto che non poteva “allinearsi con tutte quelle che cercano attenzione” né sosteneva “il processo mediatico” attorno all’intero argomento. Sempre la Lohan aveva aggiunto: “Se ti succede in quel momento, ne parli in quel momento. Lo fai diventare una cosa reale andando a denunciare alla polizia. Mi odierò per quello che sto per dire, ma credo che tutte le donne che si scagliano contro queste cose… Le fa sembrare deboli, quando invece sono persone forti”.