Cinzia Leone malattia: nel 1991 l'attrice ha dovuto fare i conti con un aneurisma che l'ha portata a un'operazione negli Usa e a una lunga riabilitazione
Cinzia Leone malattia: la vita cambiata dopo la prima di Francesco Nuti
Era il 26 dicembre del 1991 quando Cinzia Leone ha visto la propria vita cambiare. L’attrice quel giorno non aveva assolutamente voglia di uscire ma spinta dalla madre si recò alla prima del film “Donne con le gonne” di Francesco Nuti, nel quale aveva recitato a sua volta. Al termine della proiezione, che si teneva a Roma, l’attrice accusò un malore e portata in ospedale proprio dal regista, venne prima visitata al San Giacomo e poi trasferita nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale San Camillo. La diagnosi era di un aneurisma congenito all’arteria basilare. A causa della gravità delle sue condizioni nessuno volle operarla in Italia: solamente un medico di Phoenix, negli Stati Uniti d’America, si propose per farlo. L’operazione andò bene e Cinzia Leone si sottopose ad un lunghissimo iter di riabilitazione, rimanendo paralizzata da un lato, riuscendo solamente in seguito a recuperare l’uso del volto.
Cinzia Leone malattia: “Recupero? Parte tutto dal cervello”
Un aneurisma: questa è stata la diagnosi con la quale Cinzia Leone ha dovuto fare i conti nel 1991. Cinzia Leone fu salvata da Francesco Nuti, che intuita la gravità della situazione la mise in macchina, portandola in ospedale, permettendole di fatto di continuare a vivere. L’attrice fu operata negli Stati Uniti: solamente lì un medico si propose di operarla oltreoceano, mentre in Italia nessuno voleva prendersi questa responsabilità. Troppo rischioso, infatti, l’intervento.
Parlando della sua malattia, Cinzia Leone ha spiegato a Pomeriggio Cinque: “Le patologie sono un punto di rottura con noi stessi per rinnovarsi completamente. Il dolore è rinascita. Il dolore serve solo a una cosa: a comprendere quello degli altri, sennò è tutto buttato via”. Ospite di Caterina Balivo, invece, ha rivelato: “Un giorno nel parcheggio della clinica ho messo la musica e mi sono messa a ballare. Quel ritmo era il ritmo della vita. Parte tutto dal cervello, solo lì c’è la forza”.