Claudia Gerini è la protagonista del film “Amiche da morire”, in onda questa sera in prima serata su Rai 3. L’attrice interpreta Gilda nel lungometraggio diretto da Giorgia Farina ed è affiancata da interpreti del calibro di Cristiana Capotondi, Sabrina Impacciatore e Vinicio Marchioni. Recentemente, invece, è stata protagonista di opere come “A mano disarmata” di Claudio Bonivento e “Hammamet” di Gianni Amelio. Ma nelle ultime ore si è parlato molto di una sua intervista rilasciata ai microfoni di Oggi: attualmente felicemente fidanzata, la Gerini ha rivelato che nel cassetto c’è il sogno di diventare nuovamente mamma. Legata sentimentalmente all’imprenditore Simon Clementi, la 48enne è già madre di Rosa e Linda, avute rispettivamente dall’ex marito Alessandro Enginoli e da Federico Zampaglione. Dopo due bimbe, che oggi hanno 15 e 10 anni, Claudia Gerini desidera avere un bel maschietto, anche se l’età potrebbe rischiare di diventare un ostacolo…
CLAUDIA GERINI: “SOGNO DI DIVENTARE MAMMA A 48 ANNI”
Nella lunga intervista rilasciata ai microfoni di Oggi, Claudia Gerini ha spiegato di volere fortemente un terzo figlio: «Un altro figlio? Forse sono fuori tempo massimo ma mi piacerebbe tantissimo! Sono un grande talento nell’allevare bimbi. Simon lo sa, è stato avvertito. Adorerei avere un maschietto». La protagonista di “Amiche da morire” ha poi parlato del suo compagno Simon, elogiandolo senza mezzi termini: «Simon è un papà molto attento. Questo suo lato ‘accudente’ mi ha colpito. L’ho presentato alle mie figlie ed è andata bene». Nonostante il grande affiatamento, non è previsto alcun matrimonio a stretto giro di posta: «Sposarsi? Ora non è il caso, ma in futuro perché no? Io ce l’ho il divorzio». Incalzata dal settimanale, Claudia Gerini si è poi soffermata sul rapporto con Claudia Verdone, il primo a credere in lei nel mondo dello spettacolo: «Ci sono stati due anni in cui abbiamo praticamente convissuto. Siamo stati amici, confidenti, poi abbiamo avuto questo crush, questa cotta reciproca, ma eravamo troppo diversi. Al tempo lui aveva un’età in cui voleva stare tranquillo, non gli piaceva uscire. Io avevo 25 anni, ero un fuoco d’artificio!».