Claudio Cecchetto tra i protagonisti di "Techetechetè" su Raiuno. A lui si deve la scoperta di Jovanotti, Fiorello, Amadeus e Max Pezzali
Claudio Cecchetto: “la trap servirà a contaminare il pop”
In particolare Claudio Cecchetto si è poi concentrato sulla ricerca dei giovani di sfondare nell’ambito musicale, in alcuni casi, solo per ricerca di visibilità e fama: “è inevitabile. Se ami la musica la devi fare perché ti piace, non perché vuoi diventare famoso. È quello che accadeva quando nel ‘700 i saltimbanchi andavano in giro e facevano musica. Invece c’è stato un periodo in cui si entrava nel mondo della musica per fare il disco e magari non eri neanche tu che cantavi. Per fortuna questa cosa è morta, anche perché, appunto, il successo e i soldi non li fai con i dischi, ma con i live. E allora lì devi essere bravo davvero. La gente oggi ha bisogno di un altro tipo di esperienza, ha bisogno dell’aggregazione, di condividerla”. Impossibile non parlare della nuova frontiere del rap: “quello che ha colpito i giovanissimi sono questi pensierini invece dei temi duri e tragici del rap, e anche a livello di look c’è una maggior ricchezza di stili, colori e invenzioni. Quindi lo comprendo il successo che ha tra i giovani. Comunque noto che nelle ultime interviste ai trapper alla domanda “Tu fai trap?” loro rispondono “No!”. Soffermandosi poi sul concetto di trap ha detto: ” credo che la trap servirà a contaminare il pop, cioè il pop dovrà tener conto di questo tipo di fenomeno. La trap è più un’atmosfera, sono tanti suonini, ma poca musica, e quindi ha bisogno di un’evoluzione. Comunque per il momento la trap in Italia sono Ghali e Sfera Ebbasta”. Infine una riflessione sul fatto che oggi in molti giovani artisti manchi il coraggio: “per emergere devi cercare di spettacolarizzare il quotidiano, creare piccole cose che facciano divertire le persone, perché poi sono loro, attraverso il passaparola sui social, a renderlo notiziabile. C’è talmente tanto passaparola che sono nate le fake news, perché uno dice, eh vedi, quella notizia è già stata passata, aspetta che me ne invento una, pur di notiziare”.