La trasmissione di Rai Tre, “Chi l’ha Visto?”, torna ad occuparsi della vicenda del rapper Claudio Onorato, il 31enne originario della provincia di Foggia, precisamente di Candela, trovato morto lo scorso mese di febbraio, dopo essersi impiccato. Secondo la procura locale, saranno necessari altri sei mesi di indagini per istigazione al suicidio. Inizialmente gli inquirenti avevano archiviato le indagini, ma la madre Cinzia e l’avvocato, hanno indotto i pm a non chiudere definitivamente il fascicolo, di conseguenza attorno al mese di ottobre scopriremo se saranno emersi ulteriori dettagli o meno sull’intera vicenda. Secondo la mamma del ragazzo, il tutto è da collegare ad un’aggressione che il figlio aveva subito circa un mese prima del suo suicidio, il giorno dell’Epifania, quando era stato brutalmente picchiato, come riferisce Chi l’ha Visto?, dalla famiglia della fidanzata dello stesso ragazzo.
CLAUDIO ONORATO, FU ISTIGAZIONE A SUICIDIO?
«Bisogna indagare sul suicidio di mio figlio avvenuto 28 giorni dopo una brutale aggressione – le parole di Cinzia, la mamma di Claudio, ai microfoni del programma di Rai Tre – soprattutto perché molte persone non sono state sentite, e potrebbero avere rilevanza. Vogliamo capire cosa è successo, si è indagato solo dall’aggressione in avanti, mentre a mio avviso bisognerebbe anche indagare prima dell’aggressione per scoprire». Secondo quanto sostiene l’accusa, Claudio Onorato sarebbe stato minacciato, indirettamente o meno, dopo l’aggressione, e da quel giorno si sarebbe rinchiuso in casa con il timore di uscire per paura. Forse proprio per via di questa pressione psicologica, ma sarà ovviamente tutto da dimostrare, il giovane foggiano si sarebbe impiccato fuori dalla propria abitazione, facendola finita. La mamma, fa sapere “Chi l’ha Visto?”, si dice ovviamente soddisfatta delle ulteriori indagini, e nei prossimi giorni verranno analizzati i dispositivi elettronici di Claudio e ascoltate altre persone: gli inquirenti dovranno cercare di stabilire un eventuale collegamento fra aggressione/minacce, e la morte per suicidio.