Proseguono le indagini a seguito del brutale omicidio del 21enne Willy Monteiro Duarte, ucciso tre giorni fa in quel di Collefferro, in provincia di Roma, dopo un pestaggio di gruppo. In base a quanto riferito dai colleghi de Il Fatto Quotidiano, vi sarebbe una quinta persona indagata, un coetaneo dei fratelli Marco e Gabriele Bianchi e di Mario Pincarelli e Francesco Belleggia, già arrestati, e che sarebbe stato alla guida del suv con cui gli aggressori sono scappati subito dopo il pestaggio. Il nuovo indagato non è in carcere in quanto, come hanno fatto sapere gli investigatori a Ilfattoquotidiano.it, “non ci sono gli estremi per l’arresto vista l’assenza di testimonianze univoche sul suo coinvolgimento”. In poche parole non avrebbe preso parte attivamente al massacro, ma sarebbe stato semplicemente in auto. Intanto Il Corriere della Sera ha riportato le parole di quello che era il vero obiettivo della spedizione punitiva dei quattro di cui sopra: si chiama Federico ed era un amico del povero Willy.
COLLEFERRO, QUINTO INDAGATO. L’AMICO DI WILLY: “ERO IO L’OBIETTIVO”
“Ero io il vero obiettivo, lui voleva solo mettere pace”, ha riferito il ragazzo come riporta il quotidiano di via Solferino. “Non faccio che pensare a quello che è successo – ha aggiunto – sono scosso, Willy si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato”. I carabinieri, nel frattempo, hanno acquisito un video che riprenderebbe l’intera scena del pestaggio durato all’incirca 20 minuti, e che di fatto incastrerebbe i due fratelli Bianchi, accusati di omicidio preterintenzionale, insieme a Francesco Belleggia e Mario Pincarelli. “Subito ho sospettato della banda del Suv”, ha spiegato il carabiniere che ha fermato la “gang”, già nota purtroppo in paese per le numerose spedizioni punitive. “Dovevano arrestarli prima, sono bestie – fanno sapere gli abitanti della zona a Il Messaggero – picchiavano tutti, si sapeva che si sarebbe scappato il morto”. I quattro indagati si rimpallano le responsabilità e nelle prossime ore è atteso l’interrogatorio per la convalida del fermo. Intanto le indagini proseguono.