• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
IlSussidiario.net

Home » Esteri » Ucraina » COLLOQUI UCRAINA-RUSSIA/ “Zelensky vuole solo guadagnare tempo perché gli USA pensano di sostituirlo”

  • Ucraina
  • Europa
  • Usa
  • Russia
  • Esteri

COLLOQUI UCRAINA-RUSSIA/ “Zelensky vuole solo guadagnare tempo perché gli USA pensano di sostituirlo”

Int. Maurizio Boni
Pubblicato 23 Luglio 2025
Ucraina

Raid russo su Kharkiv, Ucraina (Ansa)

I nuovi incontri Ucraina-Russia servono a Zelensky per non apparire contrario al negoziato. In realtà Trump pensa che sia il vero ostacolo alla pace

Si riaprono i colloqui fra Ucraina e Russia, ma non le prospettive di pace. Anzi, la mossa di chiedere nuovi incontri da parte di Zelensky, spiega Maurizio Boni, generale di Corpo d’Armata e opinionista di Analisi Difesa, è solo un’iniziativa di facciata per non sembrare d’ostacolo ai negoziati. In realtà, Trump si sarebbe convinto che è proprio il presidente ucraino il principale ostacolo a una trattativa che porti alla pace. Per questo, gli USA potrebbero cercare di sostituirlo.


Macron e Merz a Zelensky: "Attento a tradimento Usa"/ Spiegel rivela call Ue: "Non lasciamo sola l'Ucraina"


Zelensky ha chiesto la riapertura dei colloqui con la Russia a Istanbul, che dovrebbero iniziare oggi. Come mai questa richiesta improvvisaarebbe?

È sempre più insistente l’ipotesi che Zelensky venga rimosso e che Trump chieda la sua sostituzione. Il presidente americano da tempo sta accusando quello ucraino, molto più di Putin, di essere il principale ostacolo allo sviluppo dei negoziati. In questo contesto, Zelensky non vuole apparire come quello che si oppone a tutti i costi al processo di pace e chiede di poter parlare con i russi. Ma è solo per prendere tempo.


UCRAINA/ "Merz e Macron cercano la guerra, ma il primo ostacolo alla pace è l'ambiguità Usa"


La riprova starebbe nel fatto che, per quanto se ne sa, si parlerà “solo” di scambiare prigionieri e difficilmente si entrerà nel vivo delle trattative?

Sì. Però non c’è bisogno di andare a Istanbul e di smuovere due delegazioni per parlare solo di quello: è chiaramente un’operazione di facciata, di comunicazione, più che altro rivolta al pubblico interno, che, tra le altre cose, è sempre più scontento dell’operato di Zelensky. Anche il Parlamento ucraino ha recentemente accusato il presidente di aver svenduto il Paese e di continuare una guerra che sta costando troppo. Il fronte interno barcolla e le ipotesi di vedere un sostituto di Zelensky nei prossimi mesi cominciano a prendere piede.


Putin: “Dombass sarà nostro, coi negoziati o con le armi”/ Trump accelera sulla pace: oggi round USA-Ucraina


In che modo verrà sostituito il presidente ucraino, con le elezioni o attraverso modalità più brusche?

Idealmente dovrebbero esserci le elezioni, però Zelensky ha decretato la legge marziale e, finché c’è la guerra, le votazioni non si possono tenere. Questioni che, comunque, possono essere benissimo aggirate anche dal punto di vista burocratico: se gli Stati Uniti chiamano, il modo di sostituirlo lo si trova. Con o senza elezioni.

Il Kiyv Independent e altre testate ucraine mettono in guardia da un disegno di legge controverso che in pratica smantella gli organi preposti all’anticorruzione. Un segnale anche questo?

Certo, anche in quest’ottica va letto il recente rimpasto di governo di Zelensky. Ci si arrampica sugli specchi, cercare di gestire anche il fronte interno diventa sempre più difficile.

Germania, Gran Bretagna e Francia sostengono ancora Zelensky nelle sue rivendicazioni, anche facendo accordi sulle armi. È questo l’ostacolo da rimuovere per riuscire a trovare la pace?

È l’atteggiamento di una parte dell’Europa che vuole continuare il confronto con la Russia. Christian Freuding, generale tedesco responsabile del coordinamento degli aiuti con l’Ucraina, ha addirittura affermato che è auspicabile un’azione di guerra preventiva nei confronti della Russia. Siamo alla follia più totale.

I generali diventano protagonisti della scena in Europa?

Il meccanismo che si è creato è questo: i politici fanno parlare i generali, quindi i tecnici, lasciando che divulghino piani o analisi di intelligence secondo le quali ci sarebbero le prove che i russi hanno intenzione di proseguire lo sforzo offensivo nei confronti di alcuni Paesi europei nei prossimi cinque anni. Tutto questo perché, così, alla fine, i politici possono dire che ci sono delle minacce e si deve continuare il confronto con Mosca, che dobbiamo armare l’Ucraina e difenderci a tutti i costi. Il governo tedesco mi sembra che non abbia smentito le dichiarazioni di Freuding, che sono gravissime. Nella storia della Germania dobbiamo arrivare alla Seconda guerra mondiale per ritrovare un atteggiamento di questo genere, ma anche nella storia d’Europa. Mai i generali si sono espressi in maniera così tecnicamente chiara nei confronti di un possibile avversario, il che desta sospetti sul fatto che questa narrativa sia ben congegnata e che la politica possa avvalersi strumentalmente di questa analisi.

La narrazione, quindi, è che bisogna resistere sul campo di battaglia?

C’è un atteggiamento irriducibile da parte di questi Paesi che non perdono occasione per rilanciare il sostegno militare all’Ucraina, a conflitto in corso e anche dopo. Questo, tuttavia, cozza chiaramente con la richiesta di Putin di neutralità e quasi disarmo dell’Ucraina. Insomma, non c’è niente di nuovo sotto il sole.

L’atteggiamento americano, invece, è cambiato? Trump ha dato il via libera alla consegna dei Patriot, anche se pagati dagli europei, ma questo significa un diverso approccio alla guerra oppure il presidente USA pensa sempre che l’unica pace da raggiungere è quella in cui sostanzialmente si codifica la vittoria russa?

Non è cambiato nulla, perché Trump non ha mai capito niente delle cause del conflitto e di tutti i problemi e i temi esistenziali che la Russia pone, è troppo complesso per lui e per il suo staff. Gli Stati Uniti si ostinano a non capire, però devono trovare una via d’uscita. La scadenza dei 50 giorni prima di scatenare chissà cosa nei confronti di Mosca serve a prendere tempo. Non a caso, Putin aveva chiamato Trump prima che il presidente degli Stati Uniti facesse le sue dichiarazioni, dicendogli che nei successivi 60 giorni avrebbe intensificato l’offensiva per completare il lavoro che oramai sta per terminare. Per quanto riguarda Donetsk e Luhansk, le operazioni sono praticamente concluse. Quei 60 giorni sono molto vicini ai 50 che Trump ha concesso ancora a Mosca. Di fatto, c’è una strategia ampiamente concordata tra la Russia e gli Stati Uniti.

Ma se la via d’uscita che cercano gli USA passa dall’avvicendamento di Zelensky, chi potrà sostituire l’attuale presidente?

C’è Zaluzhny, ambasciatore a Londra ed ex capo di stato maggiore, ma è uomo degli inglesi. Gli americani punterebbero su Poroshenko, l’uomo che aveva creato le condizioni per la svendita dei grossi latifondi ucraini alle grandi corporations. Aveva cambiato la legge rendendo fruibili i territori ucraini agli investitori stranieri. La sostituzione di Zelensky, probabilmente, concederebbe all’Ucraina qualche mese o un anno di respiro, accontentando una frangia dell’opposizione. Zaluzhny è molto considerato. Quando infuriava la battaglia a Bakhmut, aveva suggerito che era meglio risparmiare le vite dei soldati: Zelensky se ne era liberato perché era una voce critica troppo considerata. I sondaggi lo davano favorito nell’opinione pubblica nei suoi confronti. È lo stesso che si era opposto all’abbassamento dell’età della leva. Insomma, potrebbe dare un po’ di respiro all’Ucraina e agli Stati Uniti farebbe comodo questo, potrebbero uscire dall’impasse portando avanti il discorso dei negoziati.

(Paolo Rossetti)

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI

Tags: Volodymyr ZelenskyDonald Trump

Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Ucraina

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Ucraina

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net