Comin & Partners ha presentato a Roma il libro "Homo Extensus": la riflessione di Gualtiero e Roberto Carraro sulle opportunità dell'IA
È stato presentato in queste ore a Roma presso la sede della società di consulenza strategica Comin & Partners il libro “Homo Extensus, il Sapiens nell’era dell’Intelligenza Artificiale” scritto dai fratelli – e fondatori della società tech Carraro LAB – Gualtiero e Roberto Carraro per riflettere in ottica positiva (in un periodo di forti divisioni sul tema con l’opinione predominante che sembra essere negativa) sugli sviluppi attuali e futuri dell’intelligenza artificiale.
Di fatto, il libro “Homo Extensus” presentato oggi da Comin & Partners parte proprio dalla volontà di esplorare come l’IA possa diventare un vero e proprio alleato fondamentale per gli esseri umani, permettendo di accrescere le loro capacità cognitive, creative e progettuali: l’idea alla base è quella che le nuove tecnologie ci permetteranno di sviluppare quella che i fratelli Carraro chiamano “intelligenza estesa” verso un futuro in cui l’educazione, la ricerca e la progettazione saranno completamente rinnovate.
Da un lato gli aspetti positivi, dall’altro anche quelli potenzialmente negativi con il libro “Homo Extensus” che si estende fino a trattare i possibili rischi collegati all’uso dell’intelligenza artificiale, affrontandoli però con un’ottica prettamente analitica, umanistica e antropocentrica: il volume è già disponibile online a questo indirizzo, interamente usufruibile in modo completamente gratuito per rendere la conoscenza alla portata di tutti.
Homo Extensus per imparare il governare i cambiamenti e l’IA: il libro presentato da Comin & Partners
Peraltro, il libro “Homo Extensus” è stato presentato da Comin & Partners come il primo “IA-Book”, completamente digitale e che sfrutta proprio la stessa intelligenza artificiale per adattarsi in base agli interessi del lettore (proponendo capitoli in linea con quelli già letti) e di dialogare attivamente con il testo per approfondire le tematiche e gli argomenti trattati, sia in forma scritta che in forma vocale per rendere tutto il più naturale possibile.
“Con Homo Extensus – ha spiegato l’autore Gualtiero Carraro all’evento romano – vogliamo stimolare una riflessione critica e creativa” che parta dall’essere umano e dalla sua costante capacità di “reinventarsi nei grandi passaggi storici” restandone sempre l’assoluto protagonista: esattamente com’è stato per “l’alfabeto o la stampa“, l’era moderna ci chiama a misurarci con l’IA chiedendoci di “integrare il sapere umanistico con i linguaggi digitali” al fine ultimo della “conoscenza“.
Similmente, il fratello e collega Roberto Carraro ha ricordato che siamo attualmente “di fronte a una rivoluzione cognitiva senza precedenti” e con alcuni chiari ed evidenti “rischi“: proprio in tal senso muove Homo Extensus per stimolare “un approccio consapevole e progettuale” che ci renda protagonisti di cambiamenti in atto e non solo semplici osservatori, evitando così “derive tecnocratiche” che finirebbero per danneggiarci.