L’emergenza coronavirus ha dato via libera in tutto il mondo a comportamenti quantomeno bizzarri. Tra quelli più comuni sono spiccati gli accumulatori seriali di carta igienica, che hanno fatto incetta di questo particolare bene nei supermercati quando la pandemia ha iniziato a diffondersi, per paura di una carestia. Paura ingiustificata, visto che un acquirente in Australia si è ritrovato con 10mila dollari di carta igienica in eccesso: l’uomo, che aveva tentato e non è riuscito a rivendere la merce online per provare ad approfittare dell’emergenza, si è visto rifiutato il rimborso quando si è rivolto a un supermercato di Adelaide. Per la precisione la richiesta riguardava 132 confezioni di rotoli di carta igienica e 150 bottiglie da un litro di disinfettante per le mani. Circa 10mila dollari australiani di merce, che l’uomo aveva accumulato con quelli che vengono chiamati “stockers“, che cercano di accaparrarsi bene di consumo dall’inizio dell’epidemia, in Australia circa quattro settimane fa.
CARTA IGIENICA, IMPOSTI LIMITI AL CONSUMO IN AUSTRALIA
Il direttore del Drakes Supermarkets, John-Paul Drake ha descritto questo tipo di pratica come “assolutamente vergognosa“, e ha detto che è stata la ragione per cui i supermercati hanno dovuto accordarsi per introdurre limiti sull’acquisto di prodotti come la carta igienica e il disinfettante per le mani durante la crisi del coronavirus. “Lo staff del mio supermarket deve sorvegliare le persone che acquistano più articoli del necessario, è una cosa difficile da gestire. Non avrei mai pensato di trovarmi in una situazione come quella che sto vedendo da quando si è scatenata la pandemia, non ci siamo abituati. Nessuno ci è abituato, quando la gente si approfitta del sistema“. Le associazioni dei rivenditori australiani, proprio per limitare questo tipo di pratiche d’assalto ai supermercati che si sono ripetute in tutto il mondo da quando il covid-19 si è diffuso, si sono accordate per: “garantire la fornitura e la distribuzione giusta ed equa di cibo fresco, generi alimentari e altri articoli per la casa ai consumatori australiani”.