Conte all'attacco di Schlein: il piano per conquistare pro-Pal e togliere spazio (ed elettori) al Pd. Ma il presidente M5s: "Leadership? Prima i programmi"
IL RETROSCENA SU CONTE E L’ATTIVISMO PRO-PAL
Organizzare un evento molto schierato sulla causa palestinese per intercettare il consenso dei pro-Pal in chiave elettorale: sarebbe questo il piano di Giuseppe Conte per rilanciare il M5s, secondo quanto riportato da Il Giornale.
Non è passato inosservato agli analisti politici l’atteggiamento del presidente pentastellato, che sta cercando di presentarsi come un leader coraggioso e combattivo della causa palestinese, ma si tratterebbe solo di una strategia politica, in un momento in cui il Pd sta affrontando delle difficoltà interne.
Dunque, l’ex premier starebbe provando a “rubare spazio” alla sinistra tradizionale, presentandosi come il punto di riferimento dell’attivismo a favore della Palestina.

Le manifestazioni degli ultimi mesi hanno dimostrato che c’è un bacino potenziale di voti, dunque Conte punterebbe a diventare il riferimento per quell’elettorato, mentre il Pd appare meno compatto e più prudente sul tema. Il ragionamento si intreccia all’evento “Palestina, alziamo il volume”, organizzato per il 9 dicembre al Monk di Roma, la stessa location usata da Elly Schlein per lanciare la sua candidatura alla guida del Pd.
LA LOTTA NEL CAMPO LARGO PER LA LEADERSHIP
La causa palestinese, secondo la ricostruzione del Giornale, potrebbe diventare anche uno strumento di competizione interna alla sinistra, perché Conte non vuole accettare automaticamente la leadership di Schlein nel cosiddetto “campo largo”; quindi, prendere la guida del fronte pro-Pal in Italia lo aiuterebbe a distinguersi dal Pd, ad approfittare delle sue difficoltà e ad ampliare il consenso del M5s nella sinistra radicale, tra i movimenti e l’attivismo, affermandosi come potenziale leader del campo progressista.
Per ora Conte si smarca a livello pubblico, preferendo non entrare nel merito della scelta del candidato premier nel fronte progressista: “Ho già detto che non ha senso parlare oggi di leadership: noi vogliamo partire dai programmi. Prima il percorso, prima i temi e poi si deciderà insieme anche sulla leadership. E, come ho ripetuto più volte, le ambizioni personali non devono mai condizionare il successo della coalizione”, ha dichiarato Conte nell’intervista resa al Quotidiano Nazionale.
