Manca sempre meno alla fatidica approvazione del Conto termico 3.0 del 2025 che mira a promuovere la transizione green.

Finalmente sembrerebbe mancare sempre meno all’approvazione del fatidico conto termico 3.0 2025. Un incentivo tanto atteso dagli enti del Terzo Settore, dalle imprese, dalle Pubbliche Amministrazioni e perfino dai cittadini privati. Al momento la revisione è sotto la responsabilità della Conferenza Unificata tra Stato e Regioni.



Il conto termico si colloca come un aiuto in più per ridurre i consumi e migliorare l’efficienza energetica, costituendosi altresì come un grande contributo nella transizione verso la direttiva green. Il vantaggio – per chi rientra nella misura – è di poter godere di un contributo con fondo perduto tra il 40% e il 100%.



Conto termico 3.0 2025 stanziato per ridurre i consumi energetici

Grazie all’ultimo Decreto il conto termico 3.0 2025 è stato rivisto, estendendo la platea di soggetti beneficiari. La copertura del fondo è – come abbiamo già accennato – tra il 40% e il 100% delle spese sostenute dall’ente, impresa o cittadino che ne può godere.

Il maggior beneficio può essere garantito alle unità sanitarie o appartamenti pubblici come le scuole, raggiungendo il 100% del fondo perduto. Tuttavia ciascun destinatario deve anche rispettare gli interventi e le condizioni ammesse per godere della misura.



Ad esempio le aziende possono sfruttare il conto termico per pagare i lavori mirati a migliorare le classi energetiche degli uffici o delle loro unità immobiliari, i condomini per aumentare l’efficienza energetica dell’intero palazzo, le CER per condividere l’energia ricavata da fonti rinnovabili e le P.A per migliorare strutture sanitarie e scolastiche.

Dal momento in cui terminano i lavori i potenziali beneficiari devono richiedere l’incentivo obbligatoriamente telematicamente entro sessanta giorni e accedendo al portale GSE. Successivamente il Gestore dei Servizi Energetici prenderà in carico l’istruttoria, accertandosi della correttezza di quanto riportato.

Verso un miglioramento energetico

Con il bonus in questione si prevede un miglioramento generico e a una forte riduzione sull’impatto ambientale, così da accelerare la transizione al green.

Si attende nel frattempo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dopo la valutazione e l’attribuzione delle reali condizioni per poter usufruire dell’incentivo.