I contratti a termine 2025 prevedono dei limiti minimi e massimi sul periodo di prova applicabile e previsto per i lavoratori.
Le regole previste sui contratti a termine per questo 2025 impongono dei limiti da applicare su vari fronti, specialmente sul periodo di prova. Il Ministero ha fornito delle indicazioni più specifiche con l’introduzione della Circolare numero 6 di quest’anno, a sua volta presenti nella Legge 203 del 13 dicembre scorso.
Ad aver attuato le modifiche necessarie è stato il Collegato Lavoro, pur nonostante occorra individuare le norme fiscali che regolamentano questa tipologia contrattuale. Ci focalizzeremo in prima battuta proprio sulle regole per i contratti a termine.
Come funziona la prova nei contratti a termine 2025
I principi su cui si fondano i contratti a termine del 2025 sono svariati. Il primo caso è basato sul periodo di prova, che viene negato ad esempio, laddove la casistica preveda un potenziale rinnovo contrattuale.
A partire dal 1° gennaio di quest’anno, periodo in cui è entrato in vigore il Collegato Lavoro, la Legge ha stabilito un periodo minimo e uno massimo di prova. Il rapporto è proporzionato in riferimento alla durata del contratto, che potrebbe essere di 6 o 12 mesi.
Nel caso di un contratto a 6 mesi il periodo di prova va da 2 giorni (tempo minimo) a 15 giorni (come tempo massimo). Quanto ai contratti che variano tra i 6 e i 12 mesi la prova massima dev’essere di 30 giorni.
Maggiori tutele per i lavoratori
Nonostante le disposizioni siano state imposte e approvate dal Collegato Lavoro, c’è la possibilità di rivederle grazie al principio di favor praestatoris, una condizione migliorativa che viene proposta ai lavoratori in prova e con un contratto a breve termine.
Il Ministero del Lavoro punta a garantire una maggior tutela al potenziale “assunto”, promettendo una condizione lavorativa più lunga sui contratti stipulati oltre l’anno di impiego.
Resta sempre e comunque l’onere di accertarsi quanto previsto nel CCNL, che prevede un limite (sia minimo che massimo) del periodo di prova applicabile all’anno 2025.