I principali quotidiani sportivi in Inghilterra aprono oggi con la notizia riguardante il piano di azione della Premier League in emergenza Coronavirus: secondo le indiscrezioni, la maggior parte delle squadre che formano il campionato sono allineate sulla volontà di portare a termine il torneo entro il 30 giugno. Qualcosa dunque si muove, anche se bisogna dire che non basterà avere il parere favorevole delle società. Si dovesse arrivare anche all’unanimità, la decisione dovrebbe poi essere presa a livello federale e dunque spetterà alla Football Association decidere in merito. La data del 30 giugno è curiosa: sappiamo bene che lo slittamento degli Europei all’estate 2021 non impone più una chiusura in tempi brevi, ma sappiamo anche che c’è tutto un discorso parallelo che riguarda contratti e sponsorizzazioni, il tema forte sul quale anche in Serie A bisogna realmente iniziare ad entrare nel merito.
CORONAVIRUS INGHILTERRA: SI CHIUDE ENTRO Il 30 GIUGNO?
Infatti, al netto di una possibile proroga sui termini contrattuali, l’esempio classico sarebbe quello del giocatore in prestito: se la stagione si dovesse concludere a luglio (o agosto) il suo vincolo andrebbe rivisto, perché ad un certo punto il suo contratto a titolo temporaneo andrebbe in scadenza e il suddetto calciatore non potrebbe più giocare per la squadra che lo aveva acquistato per l’annata, dovendo fare ritorno alla base. Per questo motivo si è subito iniziato a pensare a prolungare gli accordi in essere; cosa che ovviamente avrà un’incidenza anche sul calciomercato che normalmente scatta il primo giorno di luglio, e che invece potrebbe essere spostato in avanti o comunque chiudere in autunno inoltrato (ma in Italia si è ipotizzato addirittura dicembre). Vada come vada, la Premier League vuole chiudere entro il 30 giugno per permettere, eventualmente, alle sue rappresentanti di concentrarsi sulle coppe europee.
In Premier League le giornate che mancano per chiudere il campionato sono nove; ne abbiamo tre in meno rispetto alla nostra Serie A, ma si devono recuperare anche Aston Villa-Sheffield United e Manchester City-Arsenal. Ipotizzando che si possa riprendere il 10 maggio, secondo le ultime indicazioni sulla ripresa degli allenamenti, da quel momento ci sarebbero otto weekend disponibili; tutto sommato il calendario del torneo non sarebbe troppo stravolto, ci sarebbe eventualmente bisogno di un paio di infrasettimanali ma, contando che Champions ed Europa League si dovrebbero giocare a campionati conclusi, le squadre non sarebbero costrette a un tour de force. Al Liverpool mancano due vittorie per vincere un titolo che manca da 30 anni; Manchester United, Sheffield United e Wolverhampton (ma tecnicamente anche Tottenham, Arsenal e la coppia Burnley-Crystal Palace) sono in corsa per un posto in Champions League contando che il Manchester City potrebbe liberare il suo. In coda, situazione complessa per il Norwich mentre sperano Aston Villa e Bournemouth, rischiano grosso West Ham (sorprendentemente) e Watford così come il Brighton.