Tra le tante bufale che circolano in questo momento di piena emergenza Coronavirus, c’è spazio anche per una fake news attribuita all’Ansa e relativa a presunti colloqui intercorsi tra la Presidenza del Consiglio e il Presidente della Repubblica al fine di istituire una task force per la ricostruzione, subito dopo la prima fase di emergenza legata al Coronavirus, guidata dall’ex capo della Banca Centrale Europea Mario Draghi. Ovviamente la notizia è falsa e oltre a non aver trovato conferma presso fonti istituzionali, è intervenuta anche la stessa Agenzia Stampa smentendo la notizia e annunciato di aver provveduto a denunciare tutto alla Polizia Postale. “Circola in queste ore in alcune chat di whatsapp una falsa notizia attribuita all’agenzia ANSA a proposito di colloqui che sarebbero in corso tra Palazzo Chigi e Quirinale su una ‘task force per la ricostruzione’ per l’emergenza coronavirus”, si legge sul sito dell’Agenzia Ansa. “La direzione dell’ANSA avvisa tutti gli abbonati e i lettori di Ansa.it e dei nostri profili social che si tratta di informazioni false mai pubblicate dalla nostra agenzia. L’ufficio legale ha presentato denuncia alla Polizia Postale”, ha reso noto.
CORONAVIRUS, “TASK FORCE FASE 2 GUIDATA DA DRAGHI”: MA È UNA FAKE NEWS
In un primo momento era stata diffusa la notizia – falsamente attribuita all’Ansa – secondo la quale la quale la task force per la ricostruzione avrebbe fatto parte della cosiddetta Fase 2 dell’emergenza sanitaria in atto e sarebbe stata guidata da Draghi. L’Ansa ha tuttavia smentito categoricamente la paternità della stessa notizia bollandola senza mezzi termini come fake news. Il testo circolato nelle passate ore, recitava: “A quanto apprende l’Ansa, sarebbero in corso interlocuzioni tra il Quirinale e Palazzo Chigi per una task force per la ricostruzione che sarà operativa per gestire la fase 2 dell’emergenza da Coronavirus. La task force dovrebbe essere guidata dall’ex presidente della BCE, Mario Draghi”. La notizia-bufala conteneva anche i nomi dei presunti componenti “già al vaglio”, ovvero “quello del giurista Sabino Cassese, dell’ex presidente del Consiglio e giudice della Corte Costituzionale Giuliano Amato e dell’attuale capo di Gabinetto del Mef Luigi Carbone”.