Coronavirus nell’acqua? Alcune tracce di Sars-CoV-2 sono state individuate nell’acqua non potabile di Parigi. Ma il Comune assicura che «non c’è alcun rischio» per l’acqua potabile. Inoltre, precisa che si tratta di «tracce minime» del virus che provoca il Covid-19. Sarebbero state scoperte nella rete idrica non potabile che è usata in particolare per lavare le strade. Ma appunto per l’acqua potabile non c’è «nessun tipo di rischio». A fare la scoperta sorprendente è stato il laboratorio che lavora per la rete idrica comunale. «In queste ultime 24 ore» la presenza in minima quantità di tracce del virus su 4 dei suoi 27 punti testati. Questa scoperta comunque ha spinto il Comune di Parigi a sospendere subito l’uso della rete idrica non potabile per quello che viene chiamato un «principio di precauzione». Invece l’acqua potabile, che dipende da un’altra rete idrica, è «totalmente indipendente» e non presenta alcuna traccia del virus, quindi «può essere consumata senza alcun rischio», fa sapere il Comune.
CORONAVIRUS, TRACCE IN ACQUA NON POTABILE A PARIGI
La notizia delle tracce di coronavirus nell’acqua non potabile a Parigi è stata riportata in Francia da AFP e Le Figaro per poi rimbalzare su tutti i media francesi. Ovviamente si è diffusa molto rapidamente in Francia e così all’estero. Ma secondo quanto riportato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), è molto improbabile che il virus si mantenga in vita nell’acqua potabile. E infatti l’organizzazione delle Nazioni Unite a metà marzo ha scritto che finora non ci sono prove di questa persistenza. Sempre secondo tale documento dell’Oms, il rischio di contaminazione da parte di sistemi di acqua potabile è basso. La delegata del municipio, Celia Blauel, comunque spiega che le tracce ritrovate nell’acqua non potabile di Parigi sono piccolissime e che in ogni caso, proprio in nome del principio di precauzione, è stata avvertita l’Agenzia regionale della sanità. Da qui poi la decisione di sospendere l’uso dell’acqua non potabile a Parigi.