Prosegue l’avanzata del Coronavirus in UK, altresì detto Regno Unito: dall’avvento della pandemia ad oggi i casi confermati sono stati 165.221 e 26.097 persone sono decedute dopo avere scoperto di aver contratto il Covid-19. Intanto, il ministro della Giustizia britannico, Robert Buckland, ha confermato che, con ogni probabilità, il Governo ha fallito l’obiettivo di 100mila test al giorno, ma la popolazione dovrebbe in ogni caso riconoscere ai ministri di “essere coraggiosi”. I dati ufficiali dimostrano che mercoledì sono stati effettuati solo 52mila test Covid-19, e 19mila di questi sono ritenuti essere in ritardo. “Anche se il target non è stato raggiunto, siamo sulla buona strada per provare a traguardarlo nelle prossime settimane”, ha asserito il ministro nel corso della trasmissione “BBC Breakfast”. “Ci stiamo sforzando al massimo per arrivare alla soglia annunciata”, ha aggiunto, anche se i vertici degli ospedali ritengono che questi slittamenti non facciano altro che mascherare la tardiva e carente risposta del Governo all’epidemia.
CORONAVIRUS UK: LA PROTESTA DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE
Intanto, l’NHS Providers ha accusato i ministri britannici di effettuare “una serie di frequenti annunci tattici per distrarre la gente dalla grande quantità di test che dovrebbe essere fatta e che invece non c’è”. Nel documento redatto dall’ente, quest’ultimo sostiene che il sistema sanitario nazionale sia partito da una posizione di svantaggio, mentre il Coronavirus stringeva l’Europa nella sua morsa feroce, e lottava costantemente e senza soluzione di continuità per dimostrare una strategia chiara, efficace e ben comunicata. Il Governo, secondo la sanità del Regno Unito, avrebbe definito “arbitrario” l’obiettivo dei 100mila test con l’unico intento di distogliere l’attenzione dalla mancanza di pianificazione a lungo termine. Il Dipartimento della sanità e dell’assistenza sociale ha sottolineato che i test sono “assolutamente critici” e un portavoce ha aggiunto: “Il nostro obiettivo, mentre affrontiamo questo virus, è quello di rendere facile e veloce l’accesso ai test per ogni lavoratore essenziale che necessita di sottoporsi allo stesso”.