Non si arresta l’epidemia da coronavirus in Uk, nel Regno Unito, l’unica nazione europea, fra le grandi, dove i numeri continuano ad essere preoccupanti. Nelle ultime 24 ore, a conferma, si sono registrati altri 621 morti, per un totale di vittime che ha toccato 28.131, ormai ad un passo dall’Italia (28.710), e davanti alla Spagna. Numeri impietosi anche per quanto riguarda i nuovi positivi, con la rilevazione delle ultime 24 ore che ha fatto registrare altri 4.806 contagi, per un totale di infetti pari a 183.500, quarta nazione al mondo dietro a Stati Uniti, Spagna e Italia. Continuano intanto i test sulla popolazione, con un totale di 1.129.907 tamponi effettuati, di cui ben 105.937 nelle ultime 24 ore, e questo spiega molto probabilmente il numero di positivi in continua ascesa. Nel frattempo è uscito allo scoperto il primo ministro britannico, Boris Johnson, che in una lunga intervista al tabloid Sun è tornato a parlare della sua positività al coronavirus: “Mi hanno dato una maschera per il viso e ho ricevuto litri e litri di ossigeno. È stato un momento difficile, non lo nego”.
CORONAVIRUS UK, JOHNSON RICORDA IL RICOVERO
Una situazione difficile da affrontare per Boris Johnson, anche dal punto di vista psicologico: “Era difficile credere che in pochi giorni la mia salute si fosse deteriorata a tal punto. Ricordo di essermi sentito frustrato. Non riuscivo a capire perché non stavo migliorando. Ma il momento brutto è arrivato quando le probabilità erano 50-50 se mettermi un tubo nella trachea”. Ma dopo la notizia della guarigione è arrivata la favola della nascita del figlio, che il Premier ha deciso di chiamare con il nome di Nicholas, in onore dei medici che l’hanno curato durante il suo ricovero al St Thomas’ Hospital di Londra: “Il dottor Nick Price – ha riferito la Bbc – e il dottor Nick Hart sono i due medici che hanno salvato la vita di Boris”. Infine da segnalare un problema serio per quanto riguarda gli ospedali britannici, dove sono stati rinvenuti ben 250 ventilatori provenienti da un’azienda cinese che non funzionerebbero alla perfezione e che potrebbero causare addirittura la morte, come denunciato dai medici.