Corrado Guzzanti: “Vorrei rifare Avanzi”/ “Riunire tutta la banda? Penso lo faremo”

- Claudio Franceschini

Corrado Guzzanti vorrebbe rifare Avanzi: il popolare comico romano ha parlato della trasmissione andata in onda all'inizio degli anni Novanta, possibile una reunion con tutto il cast.

corrado guzzanti Corrado Guzzanti (Foto LaPresse)

Corrado Guzzanti vorrebbe rifare Avanzi. “Mi piacerebbe riunire la banda, come si dice dei Blues Brothers”: l’occasione è il trentennale che arriverà il prossimo anno: il programma satirico è andato in onda su Rai 3 tra il 1991 e il 1993, tre stagioni che hanno lanciato tra gli altri Serena Dandini – ideatrice e conduttrice – e appunto Guzzanti, il romano che all’epoca aveva reso celebre il personaggio di Lorenzo. “Di quegli show mi resta moltissimi, sono come dei figli, pezzi di cuore”: così ha detto Guzzanti in un’intervista rilasciata a La Stampa, confessando il piacere nel vedere come oggi vengano riproposti filmati di quello show, anche da parte di chi all’epoca non era nato. “Sarebbe bello fare qualcosa insieme, riproporre quelle dinamiche magari sforzandosi di reinventarle in una forma moderna”. Ha anche detto che probabilmente qualcosa si farà.

Corrado Guzzanti, nel corso dell’intervista, ha avuto modo di parlare anche della satira in termini generali: l’ha definita utile anche ai tempi odierni, anche se lui personalmente non l’ha mai presa troppo seriamente e oggi, con la possibilità di postare e pubblicare tutto in tempo reale sul web, è diventata di uso globale. “Ci sono giorni in cui siamo bombardati da meme e battute” ha detto, ma ha anche ammesso che le vignette avrebbero un risultato assolutamente nobile qualora riuscissero a strappare “una risata a noi che siamo costretti a stare in casa pieni di paure”. Anche lui dunque ha toccato l’argomento Coronavirus, anche se solo marginalmente; si è poi concentrato sui cortometraggi, prendendo come spunto il lavoro cui ha partecipato (“Stardust”) che, in concorso al Cortinametraggio, ha vinto una menzione speciale.

“Spero che in futuro ci siano altre possibilità” ha detto Guzzanti, che ha rivelato la positività dell’esperienza (con un risultato che gli sembra interessante) come oggi si diverta a partecipare a lavori di altri e fare l’attore con un regista che lo diriga, ma anche scrivere cose personali che non siano necessariamente comiche. Dei corti, ha rivelato che “qualche anno fa erano considerati utili solo a rimpolpare il book degli aspiranti registi” ma oggi le possibilità offerte dalle piattaforme li rendono una forma di arte cinematografica molto stimolante, “per la capacità di sintetizzare un’idea in pochi minuti”. Capacità che non tutti possiedono, e che è invece un esercizio importante per chi voglia far cinema.





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