Nella Corte Suprema Usa, il massimo luogo “di legge” degli Stati Uniti, i giudici maschi non potranno più interrompere le colleghe, mettendo così fine alla cosiddetta pratica del “manterrupting”. Come si legge sull’edizione online del Corriere della Sera, nel tempio costituzionale a stelle e strisce si è infatti deciso di abolire questa pratica un po’ maschilista, così come spiegato dalla giudice Sonia Sotomayor, parlando negli scorsi giorni presso la New York University School of Law.
Da ora in avanti vige quindi una nuova regola all’interno della stessa Corte Costituzionale: quando un avvocato termina la sua arringa, i giudici possono porgli delle domande, uno alla volta e andando in ordine di anzianità. Stando a quanto svelato dalla Sotomayor alla Cnn, si è trattato di un piccolo accorgimento ma che di fatto ha rivoluzionato il modo di operare dei giudici, e lo si capisce chiaramente dai risultati di una ricerca accademica, condotta da Tonja Jacobi della Northwestern University, sul modus operandi della stessa Corte Siprema, e che ha dimostrato che “le interazioni durante le discussioni orali nella Corte sono altamente differenziate per genere, con le donne che vengono interrotte in misura sproporzionata dai colleghi maschi, così come dagli avvocati maschi”.
CORTE SUPREMA USA, STOP AL MANTERRUPTING: ECCO I DETTAGLI DELLA NOVITA’
“Anche l’anzianità – si legge ancora sulla ricerca – ha una certa influenza, ma principalmente attraverso i giudici femminili che imparano col tempo a comportarsi più come i giudici maschi, evitando l’inquadramento linguistico tradizionalmente femminile al fine di ridurre la misura in cui sono dominate dagli uomini». Con le nuove regole «i miei colleghi sono molto più sensibili di prima – sottolinea ancora la Sotomayor – capita che durante le udienze un giudice dica: ‘Mi dispiace, ti ho interrotto?’ Prima non succedeva così spesso».
Il giudice maschio ha quindi un’attenzione in più, cosa che senza il nuovo “format” non avrebbe messo in pratica. Tra l’altro, come sottolineato dal quotidiano di via Solferino, queste nuove regole della Corte Suprema hanno permesso anche una svolta inaspettata, un maggiore coinvolgimento dei giudici: il più anziano, Clarence Thomas, che era noto per prendere parte poco alle varie sessioni, e anche per parlare pochissimo quando faceva presenza, ora è sempre lì e fa un sacco di domande.