Tribunale speciale per crimini di aggressione contro Ucraina, cos'è e come funzionerà: piano dell'Ue e di Zelensky per indagare e processare Putin e Russia
COS’È IL TRIBUNALE SPECIALE PER CRIMINI DI AGGRESSIONE CONTRO UCRAINA FONDATO DA UE E UCRAINA
Un tribunale speciale per portare Vladimir Putin e la Russia sul banco degli imputati: lo hanno fondato l’Ue e l’Ucraina, senza l’appoggio degli Stati Uniti. Infatti, l’ex presidente Joe Biden aveva appoggiato il progetto, ma l’attuale amministrazione guidata da Donald Trump non sostiene questa iniziativa. Ad annunciare la svolta è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, poi è arrivata la conferma della Commissione Ue con un comunicato, mentre in parallelo fioccavano le dichiarazioni dei circa 40 leader mondiali che hanno dato il loro sostegno.
Il nuovo tribunale internazionale si pone come obiettivo quello di perseguire i principali responsabili dell’invasione dell’Ucraina da cui è scaturita la guerra ancora in corso. Nel mirino gli alti dirigenti russi per il “crimine di aggressione“, con cui si intende la pianificazione ed esecuzione di un’invasione militare su larga scala di un altro Paese, accusa su cui la Russia finora non poteva essere giudicata, visto che non è membro della Corte penale internazionale, quindi non era possibile perseguire il presidente Putin e altri alti dirigenti per aver scatenato il conflitto.
Quindi, i leader ucraini ed europei hanno proposto la creazione di un tribunale speciale come strategia alternativa. A costituirlo un accordo congiunto tra l’Ucraina e il Consiglio d’Europa, la principale organizzazione per i diritti umani del Vecchio Continente.
IL PROGETTO, LA SEDE E I PROSSIMI PASSI
Sin dall’inizio della guerra, Kiev spingeva per la creazione di un tribunale speciale che andasse oltre il perseguimento dei crimini di guerra, come il bombardamento di infrastrutture civili, l’uccisione di civili, stupri, presa di ostaggi e tortura. Tribunali di questo tipo non sono una novità, ne furono istituiti dopo la Seconda guerra mondiale, dopo le guerre dei Balcani e il genocidio del Ruanda del ’94.
Il tribunale speciale sarà finanziato dai Paesi che lo sostengono, che aderiscono al Core Group. Il quadro giuridico del progetto era stato concordato dai leader a febbraio, ora il lavoro tecnico-giuridico per crearlo è stato completato, quindi la nascita va formalizzata in occasione del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa che si terrà a fine mese in Lussemburgo. Una volta istituito, il tribunale si concentrerà sul perseguimento dei leader russi ritenuti maggiormente responsabili della guerra in Ucraina. Attualmente il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, si è limitato a dichiarare che Mosca “non reagirà” all’annuncio della nascita del tribunale speciale.
Al momento non è stata presa ancora una decisione sulla sede di questo tribunale, ma è stata suggerita come sede l’Aia, che lo è già per la Corte penale internazionale e di altre istituzioni giudiziarie. Peraltro, la città è già sede del Centro internazionale per il perseguimento del crimine di aggressione, che supporta la raccolta di prove ed è supervisionato dall’agenzia di cooperazione giudiziaria dell’Ue, Eurojust. Nei Paesi Bassi ha sede anche il registro dei danni, sostenuto dal Consiglio d’Europa, con cui le vittime di guerra ucraine possono catalogare i danni economici subiti. Per quanto riguarda l’inizio dei lavori, l’auspicio dei sostenitori è che il tribunale sia operativo all’inizio del prossimo anno.
PERCHÉ È STATO APPROVATO UN NUOVO TRIBUNALE INTERNAZIONALE
L’obiettivo è colmare un vuoto dovuto alle limitazioni della Corte penale internazionale, perché può perseguire i russi per genocidio, crimini di guerra e contro l’umanità, ma non per aver orchestrato l’invasione. Nel 2010 lo Statuto di Roma che ha creato la CPI ha incluso il crimine di aggressione, ma solo per i Paesi che vi aderiscono, però la Russia non è stato membro e quindi non è perseguibile. Infatti, il mandato d’arresto spiccato contro Putin è per crimini di guerra: è accusato insieme ad altri 5 funzionari di responsabilità personale nei rapimenti di bambini dall’Ucraina.
Ma non è detto che Putin sia perseguibile anche da questo tribunale speciale, perché il diritto internazionale garantisce ai capi di Stato, del governo e ai ministri degli Esteri l’immunità dai procedimenti giudiziari quando sono in carica. Questo tribunale potrebbe avviare comunque un procedimento contro Putin e aspettare che termini il suo incarico per processarlo, visto che il reato non è soggetto a prescrizione.
