Così è la vita di e con Aldo, Giovanni e Giacomo torna in onda il tv e il pubblico riprende a farsi domande. Il sottotitolo “una storia vera” ha fatto pensare a lungo si trattasse di un racconto preso dalla realtà, a dire il vero però non è così. Il finale infatti ci spiegherà un qualcosa di molto particolare, impossibile da raccontare nella vita di tutti i giorni. La trovata interessante del colpo di scena finale apre a riflessioni anche interessanti, ma di certo fa subito capire che non si tratta di un racconto verosimile. Prima di questo però la storia raccontata dal trio ci porta all’interno di quello che sembra un fatto di cronaca e cioè un evaso che sequestra un poliziotto e un civile per tentare la fuga e ottenere la tanta agognata libertà. Alla fine ce la farà, ma nel peggior modo che si poteva ipotizzare.
Così è la vita storia vera? Gli stereotipi che funzionano
Così è la vita non è tratto da una storia vera, ma al suo interno ci sono i soliti stereotipi che funzionano. Il cinema di Aldo, Giovanni e Giacomo, almeno quello prima maniera, si interroga su un modus operandi molto congeniale alla commedia all’italiana. Al suo interno infatti troviamo i cosiddetti “tipi fissi”, dei personaggi stereotipati che funzionano e che avevamo già visto nel loro film precedente “Tre Uomini e una GambaOdio l’estate.